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Reggio Emilia contro al pena di morte

Prosegue l’impegno della nostra città per la promozione di iniziative a favore dell’abolizione della pena capitale. Domani, in occasione della VI giornata mondiale “Città per la vita – Città contro la pena di morte”, promossa dalla Comunità di Sant’Egidio, a partire dalle 18 una luce illuminerà, come ormai da tradizione, la statua del Crostolo di piazza Prampolini: un atto simbolico che utilizza la luce come segno di speranza e impegno, che coinvolge la città.

In apertura della seduta del Consiglio comunale, il presidente Nando Rinaldi ricorderà l’impegno di Reggio Emilia per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sui temi della lotta alla pena capitale e della tutela dei diritti umani.
Sabato primo dicembre (ore 9.30, al teatro Ariosto), gli studenti delle scuole superiori di Reggio incontrano Bill Pelke, presidente di “Journey of Hope… from Violence to Healing” (“Viaggio della speranza… dalla violenza alla guarigione”). Bill Pelke ha fondato l’associazione “Journey of Hope” ed ha iniziato la sua coraggiosa battaglia abolizionista dopo l’uccisione di sua nonna da parte della allora quindicenne Paula Cooper, la cui vicenda balzò all’onore delle cronache per la giovanissima età dell’omicida. Durante la mattinata è prevista la proiezione del video “Non vale la pena” realizzato dalla Regione Toscana, sei monologhi (interpretati da Arnaldo Foà, Massimo Wertmuller, Amanda Sandrelli, Remo Girone, Ottavia Piccolo e Valeria Moriconi) per dire no alla pena capitale. Interverranno l’assessore alla Cultura del Comune di Reggio, Giovanni Catellani, il segretario provinciale della Cisl Giuseppe Pagani e Alessandro Oleari della Comunità di Sant’Egidio. Modera la giornalista Stefania Bondavalli di Telereggio.

Il pensiero di Norberto Bobbio, filosofo animato da una profonda passione civile, è proposto come primo tema di riflessione: “Lo Stato non può porsi sullo stesso piano del singolo individuo. L’individuo singolo agisce per rabbia, per passione, per interesse, per difesa. Lo Stato risponde meditatamente, riflessivamente, razionalmente. Anch’esso ha il dovere di difendersi. Ma è troppo più forte del singolo individuo per aver bisogno di spegnerne la vita a propria difesa. Lo Stato ha il privilegio e il beneficio del monopolio della forza. Deve sentire tutta la responsabilità di questo privilegio e di questo beneficio”.

Gli appuntamenti di domani e sabato sono stati preceduti lo scorso 16 novembre dall’incontro, organizzato presso il liceo Ariosto-Spallanzani, con Rick Halperin, presidente di Amnesty international Usa e della Texas Coalition to abolish the death penalty (a cui Reggio Emilia aderisce dal 2002). L’incontro è stata occasione per ribadire la necessità di proseguire l’impegno comune contro la pena di morte, ma anche per festeggiare l’approvazione, da parte della terza commissione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, della risoluzione per la moratoria delle esecuzioni capitali, avvenuto ieri a New York.

“La pena di morte – ha detto Halperin – è la questione fondamentale dei diritti umani, perché dove è autorizzata l’uccisione legale degli individui possono essere violati tutti gli altri diritti umani. La pena capitale non può essere ammessa perché le persone sono insostituibili, sono individui unici”.

Le iniziative sono promosse dal Comune di Reggio Emilia, con la collaborazione di Reggio nel mondo, Scuola di pace, Cgil, Cisl e Uil. Alle iniziative aderiscono la Comunità di Sant’Egidio, Amnesty international, l’Associazione Carlo Bortolani Onlus e la Coalizione italiana contro la pena di morte; con il patrocinio della Provincia di Reggio.
Info: per l’iniziativa del primo dicembre, aperta a tutta la cittadinanza, è indispensabile la prenotazione delle scolaresche presso Reggio nel Mondo, tel 0522/541739 oppure Segreteria del Sindaco, tel. 0522/456345.

















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