Domani, mercoledì 28 novembre alle ore 10 presso l’Auditorium “Giorgio Fini” si terrà il convegno «Tutela della proprietà intellettuale e applicazione del “Made in”».
Oggi una delle problematiche maggiori e più complesse che devono affrontare le imprese che operano con l’estero è costituita dall’esatta individuazione dell’origine delle merci realizzate con l’utilizzo di materiali e di prestazioni effettuate da parte di soggetti appartenenti a paesi stranieri.
La definizione del concetto di origine delle merci è importante poiché da questa derivano elementi determinanti dal punto di vista contrattuale e della commercializzazione.
Infatti, al fine di tutelare i consumatori da possibili indicazioni di origine false o ingannevoli sulle caratteristiche del prodotto, qualora si profilino queste condizioni esistono disposizioni specifiche che impongono il fermo delle merci tramite gli uffici doganali competenti i quali, a loro volta, hanno l’obbligo di darne immediata notizia all’autorità giudiziaria.
È pur vero che in Italia e nella Ue l’indicazione del paese d’origine sul prodotto non è obbligatoria, come invece avviene per esempio negli Usa o in Arabia Saudita. Ma è altrettanto vero che la Ue chiede agli stati membri di garantire, attraverso le norme nazionali, la correttezza e la veridicità delle indicazioni relative alla provenienza delle merci.
Pertanto, nessun obbligo di apporre sui prodotti la dicitura “Made in”, ma qualora figuri, deve essere vera.
Al fine di chiarire queste complesse tematiche Confindustria Modena ha organizzato un incontro per approfondire gli aspetti pratici dell’applicazione del “Made in”.
All’appuntamento interverranno Claudio Camerini Pollio, dell’Area affari europei di Confindustria, che parlerà di: «Made in Italy, tutela dei marchi e lotta alla contraffazione: l’impegno di Confindustria»; Rossella Masetti, della Bugnion spa, che si occuperà di «Normative che regolano la marcatura di origine e il “Made in”»; Daniela Mainini, presidente del Centro studi anticontraffazione, che parlerà di «Made in Italy e diritto penale»; Alberto Giordano, comandante provinciale della Guardia di Finanza, che spiegherà il ruolo della Guardia di Finanza nella lotta alla contraffazione e illustrerà la situazione sul territorio nazionale e modenese; Umberto Rapetto, comandante del Gat, Nucleo speciale frodi telematiche della Guardia di Finanza, che si occuperà di «Tutela della proprietà intellettuale e frodi telematiche”, Massimiliano Camellini di Max Mara, che parlerà del “Made in” nell’esperienza delle imprese.
