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Assessore Ferrari: ‘nessun pasticcio per la variante di via dei Gonzaga’

“Quello sollevato dalla Lega Nord è l’ennesimo polverone – dice l’assessore all’Urbanistica Ugo Ferrari – Sono stati almeno quattro i passaggi, fra Consiglio comunale e articoli di stampa, per chiarire sostanzialmente gli stessi argomenti sulla variante di via dei Gonzaga-via Ochino, per l’insediamento del nuovo stabilimento Brevini”.

“Il Carroccio non ha fatto alcuno scoop, anche se ha tentato di venderlo come tale ai giornali: non ha scoperto carte segrete, ha semplicemente letto documenti arcinoti che, evidentemente, non aveva letto in tutti questi mesi di discussioni e deliberazioni sul tema. In realtà, tutto è chiaro e documentato, non vi è nulla di implicito. A cominciare dal testo della variante e dell’accordo fra Comune e impresa, approvati nel febbraio scorso dal Consiglio comunale, senza alcuna osservazione da parte di privati, associazioni o partiti. Per concludere con il tema dell’edificabilità della zona: se lo sarà, ciò avverrà attraverso un percorso trasparente, nell’ambito del Piano strutturale comunale”.

“Dunque – prosegue Ferrari – solo fuochi d’artificio, in cui la Lega nostrana è specialista. La Lega, guarda caso, fa polemiche proprio adesso, in una fase di pressioni affinché tutta la zona di via dei Gonzaga intorno all’area Brevini sia resa edificabile; crea grande caos rischiando di strumentalizzare i residenti di via Ochino e agitando fra i proprietari di terreni lo spettro di un esproprio, del tutto improbabile, perché una soluzione concordata per l’apertura di una nuova strada di accesso agli stabilimenti Brevini si dovrà trovare, nell’ambito del percorso sul Piano strutturale comunale.
In realtà, tali argomenti dovevano essere stranoti alla Lega Nord, che, dopo averlo concordato con me e con la maggioranza, aveva modificato il testo di una sua mozione su via Ochino, approvata poi quasi all’unanimità dal Consiglio comunale nell’ottobre scorso”.

In particolare:
su viabilità e altri interventi, prosegue l’assessore, “vale la pena precisare, ancora una volta, che non esiste alcuna ipotesi di trasformare via Ochino in strada destinata al traffico pesante a servizio del nuovo stabilimento Brevini. Nella variante urbanistica approvata nel febbraio scorso e nell’accordo sottoscritto fra Comune e impresa è infatti prevista la realizzazione, da parte della Brevini, della viabilità di accesso allo stabilimento da via dei Gonzaga. L’eventuale utilizzo temporaneo di via Ochino è legato esclusivamente alla fase transitoria. Nello stesso accordo fra Comune e impresa, quest’ultima si impegna inoltre a erogare 850 mila euro di investimenti per servizi scolastici nella zona vicina all’area di trasformazione e alcune opere fuori comparto”.

Sull’esproprio per la nuova strada, aggiunge Ferrari, “non vi è nulla in tal senso all’orizzonte. Le indicazioni di ‘pubblica utilità, indifferibilità e urgenza’ contenute negli atti non sono altro che una garanzia offerta ai cittadini di via Ochino, perché si sentano maggiormente tutelati sulla transitorietà. Le loro preoccupazioni sono comprensibili (sono sempre pronto a un incontro chiarificatore, se si rendesse necessario), ma possono stare tranquilli: ripeto, via Ochino non si trasformerà in una strada permanentemente aperta al traffico pesante. Il destino della zona, nel suo complesso, merita ulteriori approfondimenti come del resto richiamato nella mozione che il Consiglio ha approvato nel settembre scorso”.
Riguardo alla mozione: “Avevo inteso, e ne avevo buone ragioni – conclude Ferrari – che la mozione approvata il mese scorso a larga maggioranza dal Consiglio comunale, Lega Nord compresa, avesse esaurito lo sciame polemico. Ricordo che il testo di quella mozione, presentato dalla Lega in una prima versione, era stato radicalmente modificato su mia proposta e con il consenso della stessa Lega Nord. Vi si legge che ‘il Consiglio impegna la Giunta, nell’ambito del percorso di costruzione del Psc, a proseguire le verifiche necessarie per la risoluzione sia dei nodi riguardanti la viabilità e la presenza degli elettrodotti, sia la destinazione di quell’area in relazione alle esigenze della città e della zona, e di una adeguata valutazione dei costi e dei benefici soprattutto ambientali’ Ed è questo ciò che stiamo facendo”.

Infine, sulla qualità dell’insediamento produttivo di via dei Gonzaga, Ferrari sottolinea che “la variante urbanistica per la realizzazione del nuovo stabilimento della ditta Brevini non è specifica, ma parte di una scelta più generale, adottata dal Consiglio comunale, in risposta a esigenze di riorganizzazione e ampliamento, che hanno manifestato varie aziende, alcune delle quali (cinque, per la precisione) costituiscono presidi di eccellenza economica della città. Tali aziende chiesero di essere poste nelle migliori condizioni per competere in campo internazionale. Imprese che, detentrici di brevetti di prodotti esclusivi, investono in ricerca e innovazione, sono certificate e impiegano maestranze e tecnici ad alta professionalità. Varianti di questo genere sono state caratterizzate da alcune delle innovazioni urbanistiche perseguite dall’Amministrazione comunale come l’applicazione dei criteri per le Aree ecologicamente attrezzate; il miglioramento dell’ambiente di lavoro; il trasporto pubblico; il ciclo delle acque e dei rifiuti; il risparmio e l’efficienza energetica”.
















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