sabato, 6 Dicembre 2025
17 C
Comune di Sassuolo
HomePoliticaReggio E.: il Sindaco Delrio sul progetto ‘Dal campo alla città’





Reggio E.: il Sindaco Delrio sul progetto ‘Dal campo alla città’

“Il progetto ‘Dal campo alla città’ è e resta valido. Stiamo continuando a ragionare su una famiglia nomade, proveniente da un solo campo, quello di via Gramsci, da ospitare in una microarea. Dopo uno screening su varie ipotesi di aree, ritenute tutte inidonee, l’attenzione dell’Amministrazione si concentra ora su un terreno di via Felesino, che merita approfondimenti. Si tratta di un passaggio dell’istruttoria per la realizzazione del progetto”.

Lo afferma il sindaco Graziano Delrio, confermando che si sta procedendo riguardo al progetto di inclusione sociale, che coinvolge una famiglia di nomadi già residenti a Reggio, disponibile e idonea a lasciare il campo di via Gramsci e a insediarsi in una ‘microarea’ per avviare un percorso di integrazione.

“L’obiettivo del progetto, a tutti noto, è di iniziare a superare la logica del ‘campo’ – prosegue Delrio – per migliorare le condizioni di vita dei cittadini nomadi e uscire dalla zona grigia tra legalità e illegalità, che è un rischio soprattutto per i giovani ospiti nei campi. Ciò è possibile soltanto attraverso un percorso di inclusione sociale e di autonomia delle famiglie. Un nucleo familiare disponibile è in fase di individuazione: la famiglia dovrà sottoscrivere un patto di convivenza, essere disponibile alla scolarizzazione dei bambini e a intraprendere attività lavorative”.

“Riguardo all’istruttoria su ipotetiche aree, si è ritenuta opportuna la possibilità di un ulteriore approfondimento su una, di proprietà del Comune, in via Felesino, per verificarne l’eventuale compatibilità. Siamo in fase istruttoria. Qualora quest’area possa essere ritenuta valida, la proposta dovrà essere affrontata nel contesto di un confronto con il territorio. Il fatto che quest’area sia in campagna, non inficia né preclude il percorso di inclusione sociale, né gli altri obiettivi del progetto: l’integrazione non si realizza attraverso localizzazioni toponomastiche, ma con percorsi culturali e rispetto delle regole della comunità. Nessuna marcia indietro sul progetto”.

















Ultime notizie