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Modena: Fiera antiquaria, ipotesi di trasferimento in centro

“Ho incontrato ieri i rappresentanti del Consorzio Fiera Antiquaria e ho proposto di aumentare il numero delle edizioni straordinarie in centro storico, portandole da due a quattro. Contemporaneamente, si sta valutando l’ipotesi di mantenere al Novi Sad la manifestazione storica, che nel 2008 compie 30 anni. Sullo sfondo c’è però l’obiettivo di lavorare per un percorso di qualificazione della Fiera stessa che coinvolga gli operatori, prevedendo di non rinnovare le licenze decennali, così da arrivare infine a far confluire i due percorsi in un’unica manifestazione qualificata in centro storico nei prossimi anni”.


Lo dichiara l’assessore alle Politiche economiche Stefano Prampolini, che su questo stesso argomento lunedì scorso aveva risposto anche ad un’interrogazione di Mauro Manfredini (Lega Nord): “Dal confronto con le associazioni di categoria e con i rappresentanti del Consorzio Fiera Antiquaria Città di Modena rispetto ai possibili sentieri di sviluppo della Fiera Antiquaria – ha spiegato Prampolini – è emersa la possibilità di limitare la Fiera ad un’unica giornata nonché l’ipotesi di spostare la manifestazione per almeno due anni in Centro Storico. Ciò perchè la progressiva riduzione nel tempo degli operatori (da previsti a effettivi), la vicinanza del parco Novi Sad allo Stadio (che implica uno spostamento degli operatori in concomitanza con le partite) e i prossimi lavori che interesseranno il parco per la costruzione del parcheggio interrato rendono il sito poco efficace per una manifestazione di questo tipo”.

Manfredini chiedeva in particolare se l’Università avesse terminato, e con q uali risultati, lo studio commissionato dall’Amministrazione comunale per valutare “lo sviluppo dell’attività fieristica e commerciale nella nostra città al Parco Novi Sad”. Il consigliere, inoltre, ricordava che “nel 2007, a tutt’oggi, gli operatori del settore sono passati da 310 a 100. Gli stessi operatori, inoltre, hanno fatto una raccolta di firme per ridurre la Fiera ad un’unica giornata, alla domenica, in fase sperimentale per un anno”. Secondo Manfredini, in considerazione del fatto che “alcuni operatori hanno fatto richiesta di assegnazione del posteggio e non hanno ancora avuto risposta” e che “in Centro Storico viene realizzato un mercato, riservato agli hobbisti, dove dovrebbero realizzarsi esclusivamente attività di scambio”, l’amministrazione avrebbe il compito di chiarire fino in fondo il quadro che riguarda la Fiera antiquaria.

Prampolini ha quindi ricordato che l’indagine commissionata alla Facoltà di Economia “Marco Biagi” si è conclusa a luglio 2007 e ha raccolto 340 interviste e questionari tra operatori della Fiera, rappresentanti delle Associazioni di categoria e frequentatori della Fiera stessa: “Si delinea un quadro di crisi generalizzata a livello nazionale, che si riflette ovviamente anche sulla realtà modenese. Ciò che ne è emerso è che per una effettiva riqualificazione della Fiera sarebbe necessario procedere con l’introduzione di nuovi operatori qualificati per riportare la manifestazione a dimensioni di mercato efficaci, l’incentivazione dei controlli al fine di garantire la qualità dell’offerta per il consumatore e aumentare l’attrattività della manifestazione rispetto ad altre nazionali o regionali; la riduzione della durata della manifestazione ad una sola giornata (richiesta soprattutto dagli operatori per poter frequentare anche altre manifestazioni contemporanee e ridurre i costi di permanenza). Sia gli operatori, che i clienti, invece, considerano la localizzazione presso il Novi Sad molto comoda”.

L’assessore alle Politiche economiche ha poi illustrato la possibilità dello spostamento temporaneo in Centro storico e la riduzione da due ad un giorno solo di manifestazione: “Al momento attuale – ha aggiunto – sono al vaglio dell’assessorato alcune ipotesi di modifica già condivisi con i rappresentanti degli operatori della Fiera, che dovranno essere verificate anche con la Giunta”.

Prampolini è poi passato alla questione dei posteggi, ricordando che la messa a bando di quelli liberi “presuppone la valutazione del nuovo assetto della Fiera ed è perciò strettamente vincolata alla eventuale nuova localizzazione ed organizzazione planimetrica del Mercato. Nel caso in cui, ad esempio, il Mercato venga trasferito in centro storico, sarà necessario tenere un organico limitato di operatori e ci sarà poco spazio per nuovi bandi. Anche la questione dell’unica giornata di mercato – ha precisato – è vincolata alle nuove scelte strategiche. Nel caso si opti per il centro storico, sarà proponibile una sola giornata di Mercato”.

Inoltre, l’assessore ha garantito che “nel Mercato sono presenti esclusivamente operatori di commercio su area pubblica professionisti, in possesso di regolare autorizzazione. Non sono presenti hobbisti né fra gli operatori titolari di posteggio, né fra gli operatori che ottengono l’assegnazione di posteggi momentaneamente vacanti, nelle operazioni di spunta. Possono essere presenti operatori che trattano articoli di collezionismo diffuso, ai sensi di quanto previsto dal regolamento, ma in possesso di autorizzazioni per il commercio e iscritti alla Camera di Commercio”.

Infine, Prampolini ha ricordato che “l’organico del mercato, confermato in sede di adeguamento del regolamento alle disposizioni del Decreto legislativo 114/98 con deliberazione del Consiglio comunale, prevede 310 posteggi. L’organico è passato da 299 operatori nel 2000 a 117 operatori nel 2007. Si è verificato cioè un costante fenomeno di decrescita degli operatori titolati di posteggio – ha commentato – L’occupazione dell’organico dei posteggi, peraltro ridotto in via sperimentale a 200 unità circa dall’aprile 2004, è stata garantita dalle assegnazioni in sede di “spunta”. Prima di bandire i posteggi vacanti va ovviamente deciso l’assetto del mercato, cioè la sua localizzazione e numero di posteggi componenti l’organico. Per quanto concerne il bilancio del Consorzio di gestione, infine, lo stesso viene comunicato all’Amministrazione sia in sede di previsione che di consuntivo”.

In fase di replica Manfredini si è detto pienamente soddisfatto della risposta dell’assessore.

















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