Secondo quanto riportato da alcuni quotidiani modenesi, l’esito delle analisi del laboratorio chimico dell’università di Modena – consultato in attesa dei risultati del Ris dei carabinieri di Parma dal Gip Barbara Malvasi – rileva che la polvere trovata nelle tasche di Nigel Stepney, l’ex capo meccanico della Ferrari, è sovrapponibile a quella che fu trovata nei serbatoi della monoposto di Kimi Raikkonen alla vigilia della partenza da Maranello per lo scorso Gp di Monaco.
Il perito meccanico prof. Maurizio Migliaccio dell’Università di Napoli Federico II, e il perito chimico prof. Lorenzo Tassi dell’ateneo di Modena e Reggio Emilia, nominati dal Gip, avrebbero rilevato la compatibilità tra il composto a base di fosfato e di calcio che è stato rinvenuto nella vettura di Raikkonen e le tracce ritrovate nei pantaloni di Stepney, l’unico indagato per il tentativo di compromettere il funzionamento della ‘rossa’, con le accuse di lesioni personali, sabotaggio, danneggiamento e frode sportiva.
Il tutto sarebbe alla base della presunta spy story che ha portato il Pm Giuseppe Tibis a indagare sette persone: oltre allo stesso Stepney, sei uomini dei vertici della McLaren.