Cgil, Cisl e Uil di Modena denunciano la situazione che si sta determinando nel paese e nella nostra provincia sul rinnovo dei contratti nazionali di
lavoro.
In tutta Italia sono ormai 8 milioni i lavoratori coinvolti: dell’industria metalmeccanica, commercio, distribuzione, servizi e pulimento, pubblica amministrazione, sanità, scuola. Sono coinvolti anche i lavoratori di molti settori dell’artigianato che da oltre sette anni non riescono a rinnovare i loro contratti scaduti.
In provincia di Modena sono oltre 50.000 i lavoratori che rivendicano questo fondamentale diritto.
Dopo gli scioperi nazionali con manifestazioni a Roma del pubblico impiego il 26 ottobre e della scuola il 27 ottobre, quelli del 30 ottobre e del 16
novembre dei metalmeccanici, anche i lavoratori del commercio, della distribuzione e dei servizi hanno scioperato il 16 e 17 novembre.
Questo bollettino di iniziative e di lotte sindacali per ottenere il diritto irrinunciabile a rinnovare un contratto scaduto, non è degno di un
paese civile che ha l’ambizione di essere uno dei maggiori paesi industrializzati del mondo.
Soprattutto quando tutti, almeno nelle dichiarazioni pubbliche, riconoscono che nel nostro paese esiste un problema salariale e di condizioni di lavoro che va affrontato e risolto in tempi brevi anziché ritardare con estenuanti
trattative la soluzione dei problemi aperti.
Non lo meritano i lavoratori che con il loro lavoro contribuiscono in modo determinante allo sviluppo della nostra economia, non lo meritano le loro famiglie che con sempre maggiore fatica riescono a far quadrare i conti alla fine del mese.
Non lo merita il paese continuamente attraversato da tensioni sociali che ne minano la stabilità e la sua capacità competitiva.
Le responsabilità della difficile situazione che si sta determinando sono innanzi tutto delle associazioni di impresa come Federmeccanica,
Confcommercio e di tutte le associazioni artigiane che con il loro atteggiamento impediscono una conclusione positiva delle vertenze.
Ma vi sono anche le responsabilità del Governo che non mette a disposizione le risorse necessarie per rinnovare i contratti del pubblico impiego, contribuendo così a determinare incertezza e preoccupazione tra i
lavoratori.
Cgil, Cisl e Uil di Modena esprimono solidarietà ai lavoratori in lotta per il rinnovo dei contratti e saranno presenti ai presidi dei metalmeccanici
davanti alle aziende modenesi in occasione delle 4 ore di sciopero di mercoledì 21 novembre.
Cgil, Cisle e Uil di Modena sono impegnati a operare per la rapida conclusione delle vertenze ancora aperte. La fattiva determinazione nel perseguire tale obiettivo non esclude la possibilità che nelle prossime
settimane possa essere programmata un’iniziativa di lotta generale che coinvolga l’intero mondo del lavoro.