Emilia-Romagna prima nella raccolta firme per la campagna Liberi da Ogm. Quasi un quinto degli oltre tre milioni di firme è stato infatti raccolto tra Rimini e Piacenza. Di come procede la Consultazione nazionale promossa dalla coalizione “ItaliaEuropa-Liberi da Ogm” e di un modello agroalimentare Ogm free si parla a Bologna nel seminario “Mercati locali, cibi biologici e tipici: liberi da Ogm”, in programma mercoledì 21 novembre alle ore 10.30, presso la Sala Armi della Facoltà di Giurisprudenza (Via Zamboni 22).
L’incontro, organizzato dal gruppo Ecologisti per l’Ulivo dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con il Dottorato di ricerca in Cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile dell’Università di Bologna e con Aiab Emilia-Romagna, si concluderà con l’intervento di Guido Tampieri, sottosegretario al ministero delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali.
Al consigliere regionale Gianluca Borghi il compito di introdurre la conferenza, che prevede un nutrito panel di relatori tra cui Andrea Segrè, preside della Facoltà di Agraria dell’Università di Bologna, Paola Donati di Aiab Emilia-Romagna, Antonio Compagnoni della Federazione internazionale dei movimenti per l’agricoltura biologica (Ifoam), Alberto Fabbri di Slow Food, Luigi Rambelli di Legambiente Emilia-Romagna.
Sono stati 3.086.524 i voti finora raccolti per la consultazione nazionale su Ogm e modello di sviluppo Agroalimentare promossa dalla coalizione “ItaliaEuropa – liberi da Ogm”, che è partita il 15 settembre e si concluderà il 9 dicembre. Una consultazione che coinvolge 32 organizzazioni e milioni di cittadini, in oltre 2mila eventi in tutta Italia. L’Emilia-Romagna è stata la regione con più votanti (18,68%), seguita dalla Lombardia (12,76%). Le cinque regioni con il maggior numero di prodotti di qualità certificati (ovvero Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte e Toscana) hanno espresso da sole il 49% dei voti. Il 64% dei voti è stato invece raccolto nelle regioni Ogm-free, ovvero Valle d’Aosta, Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Marche, Umbria, Abruzzo, Campania, Basilicata, Puglia, Sardegna. Oltre 500mila i voti espressi attraverso il web (il 16,6% del totale), con una media di 8.200 voti al giorno.
“La campagna Liberi da Ogm registra in Emilia-Romagna una forte adesione a conferma che per il biologico quello della nostra regione rappresenta un punto di riferimento imprescindibile, un sistema all’avanguardia, tra i primi in Europa – dice Fabia Montalbani presidente di Aiab Emilia-Romagna – Per continuare ad esserlo dobbiamo avere un territorio libero da ogni contaminazione da organismi geneticamente modificati. Aiab quindi continuerà ad impegnarsi fino al termine della campagna affinché questa straordinaria iniziativa raccolga il massimo delle adesioni”.
“Tutto ciò che è Ogm – afferma Borghi – è contro la possibilità di sostenere e tutelare colture tipiche e di qualità che finalmente stanno riportando reddito agli agricoltori. La straordinaria risposta dei consumatori italiani testimonia ancora una volta l’importanza che il nostro Paese punti su un’agricoltura biologica e libera da Ogm”.