Franco Giberti confermato al vertice di Faib Confesercenti, Federazione Autonoma Italiana Benzinai, della provincia di Modena. Al suo fianco, come vice presidente, siederà Mauro Candini. È questo l’esito dell’assemblea elettiva del sindacato di categoria tenutasi mercoledì scorso.
Un incontro affollato al quale, tra gli altri, erano presenti il direttore generale di Confesercenti Modena, Tamara Bertoni, il presidente regionale della Faib, Pietro Calersi, oltre al segretario provinciale Isa Tosi ed al coordinatore regionale di categoria, Michele Rosati. Durante la riunione è emersa in modo chiaro la volontà di operare per difendere le proprie imprese puntando su soluzioni innovative, caratterizzate da una maggiore autonomia gestionale e non attraverso difese corporative. “Il rischio di essere schiacciati tra la morsa delle compagnie petrolifere e le liberalizzazioni contenute nel Decreto Bersani c’è; crediamo però che il nostro ruolo vada difeso, non solo perché abbiamo delle imprese da tutelare, ma anche per dare il nostro contributo per evitare che il mercato della distribuzione dei carburanti si irrigidisca ulteriormente, con ricadute molto negative prima di tutto sulle tasche degli automobilisti” ha sottolineato il presidente provinciale di Faib-Confesercenti, Franco Giberti.
Tra i temi trattati la questione dell’aggiornamento delle normative regionali legate ai turni domenicali che oggi sono anacronistiche essendo aumentata in modo considerevole la presenza di self service, oltre alla necessità di riprendere le trattative con alcune compagnie per il rinnovo del contratto. A tener banco anche la sicurezza: i benzinai sono infatti tra gli imprenditori più esposti a furti e rapine e per questa ragione durante la riunione si è sottolineata l’importanza di allargare anche ai gestori di impianti di carburante le agevolazioni contenute nel Pacchetto Sicurezza dirette a favorire l’utilizzo della moneta elettronica. Quest’ultima, infatti, permette di ridurre la quantità di denaro contante e quindi funge da deterrente per i criminali. Si devono però ridurre gli oneri a carico delle imprese perché i bassi margini ed i costi elevati delle operazioni ne rendono altrimenti poco appetibile l’adozione.