In una mostra fotografica le immagini e le testimonianze di un secolo di diritti negati. La mostra inaugurerà il 20 novembre, Giornata dei diritti di Infanzia e Adolescenza.
Spazzacamino, operaio nelle vetrerie, cavatore di sale e gesso, suonatore ambulante, giocoliere erano i mestieri dei bambini migranti tra otto e novecento, spesso ceduti in affitto da povere famiglie o tratti dai brefotrofi. Operaio nelle industrie di abbigliamento, cameriere, accattone, lavavetri, spacciatore sono i mestieri dei bambini migranti nel nuovo millennio. Se i primi erano soprattutto emigranti italiani dal Sud verso il Nord del Paese o verso i paesi europei più industrializzati, i secondi sono i piccoli immigrati in Italia da Albania, Marocco, Est Europeo. Ancora i diritti non sono garantiti ai più deboli e ancora la memoria di ciò che è stato non aiuta ad evitare che sfruttamento e povertà privino molti bambini della salute, dell’istruzione, dell’infanzia.
La mostra fotografica “Suonatori, girovaghi & lavavetri”, portata a Modena dall’assessorato all’Istruzione del Comune e dal Multicentro educativo Memo, dà uno spaccato della storia dell’emigrazione e dell’immigrazione infantile in Italia.
La mostra, allestita presso MeMo (via J. Barozzi 172) inaugurerà alle ore 17 martedì 20 novembre, nella giornata in cui si ricorda la sottoscrizione della Convenzione internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
“Scopo dell’iniziativa è quello di ‘fare’ memoria per sostenere il cammino verso la conquista delle garanzie e delle pari opportunità nella società accogliente e solidale che vogliamo costruire”, spiega l’assessore all’Istruzione Adriana Querzè che interverrà all’inaugurazione con insieme a Mauro Cervellati, Presidente regionale UNICEF Emilia Romagna.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 30 novembre, da lunedì a giovedì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18.30, venerdì solo dalle 9 alle 13.