Bomporto è stato fondato come tappa di riferimento in mezzo alle nebbie padane, lungo il percorso che portava gli Estensi, signori di Modena, fino a Venezia. Era una tappa della via d’acqua costituita dal canale Naviglio, dal fiume Panaro e dal Po. Sorto alla confluenza del Naviglio con il Panaro attorno al 1400, Bomporto ha ancora oggi al centro del paese la conca che serviva per agevolare la navigazione lungo l’asse fluviale.
La conca può essere il punto di partenza per un itinerario in direzione di Solara, lungo gli argini del Panaro, dove la nobiltà modenese ha costruito lungo i secoli le proprie ville, con gli ingressi rivolti verso il fiume.
Il primo incontro è con villa Cavazza, sorta nel 1400, ristrutturata nel 1700-1800, interamente affrescata. E’ composta da tre corpi, uno centrale e due laterali sormontati rispettivamente dalle torri dell’orologio e della meridiana. Nella costruzione centrale, al terzo e quarto piano, è stata allestita, in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Modena, una mostra, visitabile su appuntamento (059/901150-222512), sulla produzione e la tradizione del vino nel territorio del ducato Estense.
Proseguendo lungo l’itinerario, si incontrano l’ottocentesca villa Guidelli e la piu’ recente azienda Monari Federzoni. Si giunge cosi’ alla storica Villa Molza, appartenuta alla nobile famiglia Molza-Montenegro, trasferita da Venezia a Modena nel XIII secolo. Imponente e maestosa, la prima costruzione risale al ‘500. Rimaneggiata nel ‘700, ha però mantenuto all’interno la tipica struttura rinascimentale a forma di ‘T’. E’ visitabile previo appuntamento (338/2949652, 328/2841401).