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Laurea honoris causa internazionale per il prof. Gian Carlo Pellacani

Importante riconoscimento internazionale per il Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia professor Gian Carlo Pellacani. Il prossimo giovedì 15 novembre 2007 l’Università Politecnica di Bucarest (Romania) gli conferirà la laurea honoris causa per i suoi meriti ed il suo prestigio.

“Il prof. Gian Carlo Pellacani – si legge nella motivazione per la decisione adottata dagli Accademici rumeni – è una nota ed apprezzata personalità all’interno della comunità scientifica italiana e internazionale. Ha ottenuto importanti risultati nell’organizzazione delle attività didattiche e di ricerca dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. In considerazione della carriera, dell’impegno e dell’esempio che viene alla comunità scientifica dal prof. Gian Carlo Pellacani dichiariamo che questa consegna del titolo di dottore honoris causa rappresenta un importante evento per l’intera comunità accademica e scientifica rumena”.

Nella storia dell’Ateneo emiliano sono numerosi i docenti che sono arrivati a conquistarsi fama all’estero, ottenendo premi, medaglie o altre attestazioni di stima, o anche invitati da altre Università o saliti al vertice di società scientifiche, ma pochi coloro che hanno avuto la soddisfazione di ricevere l’unanime plauso di un’intera comunità accademica. Prima del prof. Gian Carlo Pellacani lauree honoris causa sono state attribuite al prof. Ruggero Balli dall’Università di Wurzburg (Germania) nel 1943, al prof. Carlo Guido Mor negli anni ’50 dall’Università di Montpellier (Francia), al prof. Mario Panizza dall’Università di Cluj Napoca (Romania) nel 1992 e dall’Università di Oradea (Romania) nel 1998 ed al prof. Luigi Francesco Agnati dal Karolinska Institutet (Svezia) nel 1993.

“Non nascondo che questo riconoscimento – ha affermato il prof. Gian Carlo Pellacani prima della partenza – è tanto più apprezzato perché giunge in un momento delicato per i rapporti tra nostri due Paesi. Voglio comunque considerare questa fase dei nostri rapporti una parentesi, un episodio, che non deve in alcun modo arrestare il processo politico, sociale ed economico avviato con la realizzazione della comunità dei 25. Faccio appello all’Accademia, agli uomini di cultura perché si adoperino con tutta la loro energia a respingere derive nazionalistiche, o peggio xenofobe, che non avrebbero ragione di affiorare.Romeni ed Italiani debbono continuare con tenacia la collaborazione e rafforzare i reciproci legami culturali, scientifici ed economici, come sta avvenendo nel campo delle intese tra le nostre Università. Ho vissuto una vita all’Università e comprendo appieno l’importanza ed il significato di un tale riconoscimento”.

Università Politecnica di Bucarest
L’Università Politecnica di Bucarest (UPB) è la più importante sede accademica di studi tecnici della Romania. Le sue tradizioni sono legate alla fondazione nel 1818 della prima scuola superiore di studi tecnici da parte di Gheorghe Lazar, studioso che si adoperò con il governatore dell’epoca perché venisse costruita una moderna scuola nazionale, dove gli insegnamenti fossero tenuti in rumeno. Con i suoi oltre 180 anni di storia la UPB rappresenta anche oggi una delle fondamentali e più prestigiose istituzioni rumene nell’Alta formazione e la principale risorsa di tecnici specializzati della Romania. L’offerta didattica propone corsi di laurea, di specializzazione post-lauream, i corsi di dottorato e i programmi MBA, senza dimenticare le opportunità di formazione a distanza con corsi di laurea proposta nella modalità a distanza (e-learning).
L’Università Politecnica di Bucarest è attivamente inserita nel circuito di programmi di scambio e mobilità internazionali. Ogni anno centinaia di studenti dell’Ateneo rumeno beneficiano di periodi di training e studi specializzati presso le università europee, statunitensi, canadesi e giapponesi, ed è altrettanto attivo lo scambio in entrata e in uscita di docenti.
L’Università Politecnica di Bucarest conta oggi 18 facoltà, con oltre 20.000 studenti iscritti, un migliaio di studenti stranieri e di 1.650 docenti.
Le facoltà dell’Università Politecnica di Bucarest
Facoltà di Ingegneria Elettronica
Facoltà di Ingegneria della Potenza
Facoltà di Controllo Automatico e Informatica
Facoltà di Elettronica, Telecomunicazioni e Tecnologia dell’Informazione
Facoltà di Ingegneria Meccanica e Meccatronica
Facoltà di Ingegneria e Management dei Sistemi tecnologici
Facoltà di Ingegneria dei Sistemi biotecnici
Facoltà dei Trasporti
Facoltà di Ingegneria Aerospaziale
Facoltà di Ingegneria e Scienzedei Materiali
Facoltà di Chimica Applicata e di Scienze dei Materiali
Facoltà di Ingegneria (insegnamenti in lingue straniere)
Facoltà di Scienze Applicate

Curriculum vitae professor Gian Carlo Pellacani
Rettore dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dal 1° novembre 1999, il prof. Gian Carlo Pellacani ha in precedenza svolto un’intensa attività accademica come docente.

Laureatosi in chimica con 110/110 e lode presso l’Ateneo della sua città, Modena, è stato dapprima borsista del CNR e, quindi, dal 1 dicembre 1964 assistente incaricato e, successivamente a concorso, assistente di ruolo presso la cattedra di Chimica generale ed inorganica della sua Università fino al 23 gennaio 1981. Professore straordinario di Chimica a partire dal 1 novembre 1980, tre anni dopo, dal 1 novembre 1983, gli è stata affidata la titolarità della cattedra di “Chimica generale ed inorganica” della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, che ha retto fino al 1 novembre 1989, quando gli è stata conferita la cattedra di professore ordinario alla facoltà di Ingegneria – sede di Modena per l’insegnamento di “Tecnologie di chimica applicata”.
Contemporaneamente a questa attività di docente l’Ateneo lo ha chiamato a svolgere le funzioni di Presidente dei corsi di laurea nel Biennio propedeutico all’Ingegneria e tra il 1984 ed il 1989 l’incarico di Delegato del Rettore per gli affari del personale.
Dalla attivazione della Facoltà di Ingegneria – sede di Modena, 1 novembre 1989, per tre successivi mandati, quindi a tutto il 21 settembre 1998, è stato Preside della facoltà stessa. L’impegno profuso nella ricerca lo ha portato a ricoprire numerosi incarichi a carattere scientifico. Ha fatto parte del Collegio docenti per il dottorato di ricerca in Scienze chimiche del Consorzio fra le Università di Modena, Parma e Ferrara. E’ stato coordinatore del Collegio docenti per il dottorato di ricerca in Ingegneria dei materiali, afferente alla facoltà di Ingegneria – sede di Modena. Dal 1994 è stato ininterrottamente componente del Comitato per le Scienze chimiche del CNR, come rappresentante del Ministero della P.I., e dal 1999 è componente del Comitato di consulenza scientifica, sempre, del CNR. E’ editor della rivista internazionale “Materials engineering” e di alcune riviste nazionali del settore ceramico.
A livello scientifico i suoi studi si sono rivolti principalmente verso la Chimica inorganica dello stato solido, interessandosi di progettazione, sintesi, struttura, trasformazioni e reattività dei materiali, prevalentemente a base di ossidi, nuovi nella struttura e nelle proprietà. Dal 1982 il suo interesse scientifico lo ha spinto a dedicarsi agli aspetti più applicativi della chimica con particolare riferimento alla soluzione delle problematiche di produzione dei ceramici industriali. Gli studi in questo settore hanno riguardato soprattutto la ottimizzazione e la innovazione di prodotto e di processo dei materiali impiegati, nonché gli aspetti ambientali, come il riciclo dei rifiuti (acque reflue, fanghi e calce esausta dei filtri per la depurazione dei gas) prodotti durante il ciclo di lavorazione. Non sono stati indifferenti allo sviluppo ed all’estensione di queste approfondite ricerche i finanziamenti e le collaborazioni ricevute dalle principali aziende del settore ed il concreto sostegno, offerti durante tutta la sua attività dal Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica, dal CNR e da altri Enti pubblici.
E’ autore di oltre 170 pubblicazioni, la maggior parte delle quali apparse su prestigiose riviste internazionali. I suoi lavori sono stati presentati in congressi sia nazionali che internazionali.

















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