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Filippi (FI) sul Piano energetico regionale

Oggi l’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato il Piano energetico regionale, le linee di sviluppo relative al fabbisogno e all’approvvigionamento energetico della nostra regione.

“Nulla di nuovo e nulla di innovativo all’orizzonte – afferma il Consigliere regionale di Forza Italia Fabio Filippi – questo piano avrebbe l’ambizione di dettare le linee guida del settore energetico da qui al 2015, è un piano conservatore, punta su un risparmio energetico a mio giudizio fittizio, i consumi sono destinati ad aumentare notevolmente. Si dà qualche contentino alle associazioni di categoria più vicine al partito, si accontentano gli ambientalisti con bioenergie, biomasse e altri tipi di fonti che sappiamo produrre un’energia inferiore all’ 1% di quella effettivamente necessaria. Non si fanno proposte incisive.
Siamo una delle regioni più inquinate d’Italia e d’Europa e ciò anche per colpa di una pseudo politica ambientalista portata avanti in particolare dai “verdi fuori e rossi dentro” che hanno sempre osteggiato aprioristicamente scelte energetiche pulite ed incisive come il nucleare di nuova generazione. La stessa energia idroelettrica, con la scusa dell’impatto ambientale dei bacini, è stata trascurata, nel contempo sono stati favoriti i combustibili fossili. Dalle ciminiere dei reattori di terza e quarta generazione esce quasi esclusivamente vapore acqueo, ma non solo, l’energia prodotta da un grammo di uranio equivale a quella prodotta da 1.000.000. grammi di carbone, con un inquinamento atmosferico e una minor emissione di CO2 di circa un milione di volte inferiore.
L’Emilia Romagna importa dall’esterno circa il 70% di energia di cui ha bisogno, ma questo evidentemente non interessa alla Giunta, Errani approva un piano energetico già vecchio. Con questo piano confermiamo la nostra arretratezza energetica.
La dipendenza energetica ci rende economicamente deboli, fragili e non competitivi, il nostro paese rischia di restare senza scorte energetiche, rischia di rimanere al freddo.
Questa regione in 37 anni non è nemmeno stata in grado di portare avanti il progetto della famosa diga di Vetto. L’unico progetto credo al mondo per il quale abbiamo restituito all’Europa un finanziamento di oltre 30 miliardi di vecchie lire.
A causa di una falsa politica ambientalista, le nostre aziende e le nostre famiglie pagano la bolletta elettrica più salata d’Europa. Spendiamo a parità di consumo il 50% in più rispetto agli altri paesi europei. Questo è il risultato delle politiche di Errani e soci…
Investiamo sul futuro e non sul passato.”

















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