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Confesercenti Modena su firma protocollo per complesso Sant’Agostino

Il “protocollo d’intesa per la valorizzazione del complesso costituito dall’ex ospedale Sant’Agostino e dal Palazzo Musei” firmato ieri dal vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro per i Beni e le Attività Culturali, Francesco Rutelli, con il Comune e la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, è per certi aspetti un “evento storico” per una città come Modena, nella quale sorgerà uno dei poli culturali più invidiati del paese.

Il progetto presentato ieri, secondo Confesercenti, è da valutare in maniera positiva prima di tutto perché ha la capacità di spostare verso la cultura in modo significativo il baricentro dell’offerta della città; cultura che sempre più spesso è indice oltre che di qualità anche di sviluppo del tessuto socio economico. Da non sottovalutare poi l’aspetto immobiliare, dal momento che con la vendita da parte dell’amministrazione comunale, la Fondazione si farà carico della ristrutturazione di una parte del Sant’Agostino, senza la necessità di ricorrere a una gara pubblica, valorizzando ulteriormente gli assetti patrimoniali esistenti. Questa è anche una straordinaria occasione per gli operatori del settore del commercio che, proponendo soluzioni originali e progetti innovativi, potranno contribuire al rilancio di un’area importante della città, proprio all’entrata del centro storico.

«La cultura – spiega Massimo Silingardi, presidente di Confesercenti Modena – diventa sempre di più elemento di valorizzazione di un tessuto socio-economico, un vero e proprio volano per dare nuovo vigore anche alle attività economiche presenti sul territorio cittadino. L’accentuazione della vocazione culturale di Modena che il progetto di valorizzazione dell’intera area necessariamente comporterà, offre anche una straordinaria opportunità per ridare una identità più nitida alle attività commerciali e di servizio adiacenti all’area del sant’Agostino, comprendendo anche quel tratto della via Emilia che si allunga fino a piazza Matteotti».

Per le attività economiche già esistenti nell’asse considerato, secondo l’associazione dei commercianti, può innescarsi un “circuito virtuoso” anche attraverso progetti di valorizzazione e percorsi di riqualificazione e rifunzionalizzazione delle attività esistenti, aumentando la coerenza con la vocazione culturale e museale del polo culturale per eccellenza che diverrà l’area del Sant’Agostino.

«In questa fase – conclude Silingardi – credo che anche le associazioni economiche possano, più che mai, assumere un ruolo propositivo per moltiplicare gli effetti postivi derivanti dalla nascita del nuovo polo culturale. La sua costituzione nell’area del Sant’Agostino infine, ripropone il tema del parcheggio interrato al Novi Sad che, una volta decollato, può rappresentare da un punto di vista logistico un’opportunità in più per i fruitori dell’area. Il nuovo parcheggio favorirebbe una positiva evoluzione della zona ad Ovest della Via Emilia i cui riflessi ricadrebbero sull’intero centro storico».

















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