giovedì, 16 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeBolognaConfartigianato: solo 39% prezzo pane legato a costo materie prime





Confartigianato: solo 39% prezzo pane legato a costo materie prime

Offrire supporto ai panificatori, sia privati che istituzionali, da un lato, e far conoscere gli aspetti più salienti del settore ai consumatori, dall’altro: sono questi in sintesi gli obiettivi prioritari di Paneitaliano.it, il primo portale della panificazione italiana presentato alla Fiera di Bologna nell’ambito della rassegna “Alimentarti” nel corso del convegno su “Scenari dell’arte bianca: la comunicazione motore dello sviluppo” organizzato da Confartigianato dell’Emilia Romagna.


“Attraverso questo strumento – ha affermato il presidente del portale di Confartigianato, Luigi De Lucia – intendiamo, tra l’altro, aumentare la sensibilità dei consumatori nei confronti del prodotto artigianale. Un passaggio importante soprattutto in questo momento in cui il prezzo del pane è quotidianamente sotto i riflettori con una campagna denigratoria che non spiega come solo il 39% del prezzo del pane sia legato al costo delle materie prime (che comunque negli ultimi 4 mesi è aumentato sensibilmente con un incremento del 50% per il solo costo della farina). Il restante 61% va ripartito tra costo del lavoro (34%), energia (14%), attrezzature (6,5%), gestione (6,5%). Tutto ciò senza tener conto del fattore lavoro, nel 95% delle nostre aziende svolto prevalentemente da personale famigliare”.


“La presenza di una tassa come l’Irap e la tendenza a non considerare il fattore lavoro – ha concluso De Lucia – finisce per premiare le realtà che investono in macchinari e per ‘punire’ chi invece utilizza e promuove il lavoro umano, come le imprese artigiane”.

I lavori sono proseguiti con l’intervento del presidente nazionale dei panificatori di Confartigianato, Enzo Mengoni, che ha ricordato come l’organizzazione stia promuovendo presso il Governo una legge per la salvaguardia del pane fresco.

Mengoni ha inoltre sottolineato l’esigenza di vendere il prodotto direttamente e non tramite la grande distribuzione organizzata, che controlla circa il 90% del pane commercializzato in Italia, ma purtroppo non valorizza il prodotto artigiano gestendolo come quello industriale”.


I lavori sono poi terminati con l’intervento di Monica Viani, redattrice de “Il Panificatore italiano”, che ha sottolineato come i panificatori siano vittime di una campagna stampa errata. Viani ha inoltre ricordato la particolarità secondo la quale da una recente indagine emerge che gli italiani hanno una visione tradizionale dei panificatori, considerandoli coloro che difendono la tradizione, poi però acquistano prevalentemente pane confezionato.

Secondo Monica Viani occorre quindi far comprendere ai consumatori le caratteristiche qualitative del prodotto artigianale e le difficoltà legate alla produzione del pane. Tutto ciò tenendo conto di un grande vantaggio competitivo su cui possono contare gli artigiani rispetto alla grande distribuzione: il rapporto diretto con i consumatori.
















Ultime notizie