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Uda (Fnp Cisl): ‘Ci sono bassi salari, ma ci sono anche basse pensioni’

“Pur apprezzando il senso di solidarietà del Senato, che ha approvato di destinare le maggiori entrate dalla lotta all’evasione fiscale per i lavoratori dipendenti, credo tuttavia sia giusto ricordare che 17 milioni di pensionati, in maggioranza, non vivano in condizioni migliori dei lavoratori dipendenti. Il governatore della Banca d’Italia Draghi ha riconosciuto che ci sono bassi salari, ma ci sono anche basse pensioni”.
Così Antonio Uda, responsabile nazionale dei pensionati Cisl (Fnp), intervenendo a Bologna al direttivo regionale della categoria, ha commentato l’iter della finanziaria.


“L’economia si riprende –ha osservato il sindacalista- se riparte la domanda interna, che invece è in calo perché i pensionati sono la classe sociale che ha perso il maggior potere di acquisto (35%)”.

Per Uda c’è “una sorta di arteriosclerosi di chi ha la massima responsabilità, che si scorda che questa società è composta di giovani precari e pensionati. L’economia si riprenderà –ha continuato il leader Fnp- se l’economia globale del Paese sarà quella di distribuire lavoro certo e continuato, aumento dei salari ed aumento delle pensioni”.

Altro punto critico rilevato da Uda è “l’irrisoria” posta di bilancio nella Finanziaria ’08 per la non autosufficienza. “Il Governo continua a parole a dichiarare che bisogna aumentare i fondi per questi più sfortunati (il cui peso ricade totalmente sulle famiglie), ma continua a fare opera di carità”. Da qui la pressante richiesta della Fnp perché vi sia “una attenzione dovuta, coerente e necessaria, aumentando quindi il fondo per la non autosufficienza”.

Infine, Uda ha plaudito che finalmente gli incapienti (soggetti con reddito talmente basso da non poter neppure usufruire di sgravi fiscali) sono all’attenzione della finanziaria, ma ha criticato fortemente le modalità degli interventi per come sono prospettati. “C’è il rischio –ha osservato ancora Antonio Uda- che le risorse non vadano a chi è veramente incapiente (povero), ma anche agli evasori fiscali. Sarebbe, oltre al danno, anche la beffa”.
















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