Donatella Bortolazzi (PDCI) ha rivolto una interrogazione alla Giunta al fine di bloccare, almeno temporaneamente, l’esecutività dello sfratto dell’asilo “Miro”a Reggio Emilia (il Comune ha assegnato all’asilo una nuova area in via Settembrini per la costruzione di una nuova scuola, ma dal momento della firma della convenzione dovranno passare 24 mesi per il termine dei lavori), al fine di tutelare tanto i bambini che frequentano la struttura quanto le lavoratrici e i lavoratori della cooperativa che gestisce l’asilo.
La consigliera chiede anche di favorire un percorso di monetizzazione dell’urbanizzazione in quell’area, visto che se il privato vuole intervenire deve versare ingenti oneri di urbanizzazione che potrebbe convertire in cessione del terreno e del manufatto scolastico, permettendo in questo modo di edificare un’uguale volumetria ma disposta in maniera differente. In alternativa, la Bortolazzi, chiede di intervenire presso il Comune di Reggio Emilia per favorire una variante urbanistica sull’area (di proprietà dell’Istituto delle Suore del Buon Pastore) ripristinando la precedente destinazione d’uso (“Zona per attrezzature generali”, dove opportunamente si prevedevano servizi sociali di quartiere e attrezzature culturali) o espropriando l’immobile (pagando, come per legge, il valore venale) per ragioni di pubblica utilità: L’esponente dei comunisti italiani, infine, chiede di verificare l’effettiva possibilità che i lavori di ristrutturazione e messa a norme dell’attuale struttura possano svolgersi entro il 2009, agendo contestualmente sul Comune affinché si arrivi in tempi rapidi alla stipula di una nuova convenzione sul terreno di via settembrini che dia via libera all’edificazione del nuovo asilo.
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