Se il 2005 è stato l’anno di avviamento dei cinque Poli territoriali, il 2006 è stato l’anno del consolidamento della presenza territoriale dei servizi sociali, una presenza capillare che ha consentito di ascoltare, costruire legami, focalizzare e interpretare sempre meglio i bisogni delle famiglie, dei singoli, dei ragazzi e degli anziani di Reggio Emilia. Ciò in un’ottica di accoglienza e di rete che coinvolga anche il quartiere, il vicinato, la comunità, uscendo dalla logica ‘utente-servizio’.
Ne danno un’idea e una sintesi alcuni dati: sono state 2.009 le persone accolte e ascoltate per la prima volta dagli operatori dei Servizi sociali presenti nei Poli territoriali; 5.200 le famiglie seguite; 3.221 i minori. Riguardo agli anziani, sono stati 318 i nuovi accessi ai servizi residenziali (ricoveri di sollievo e definitivi); 528 i posti disponibili e occupati in case protette per ricoveri definitivi, mentre sono saliti a 23 i posti disponibili per ricoveri temporanei (quindi ‘a rotazione’). Della spesa corrente per il sociale a Reggio il Comune si è fatto carico nel 2006 per la quasi totalità, con 22 milioni e 546mila euro su un totale complessivo di 26 milioni e 544mila euro (la differenza di circa quattro milioni di euro è ripartita fra Regione, singoli utenti e, in minor parte, altri enti).
L’attività 2006, contenuta nel rapporto Servizi sociali territoriali, è stata presentata oggi alla stampa dal sindaco di Reggio Graziano Delrio, dall’assessore a Pari opportunità e Diritti di cittadinanza Gina Pedroni, dalla dirigente dei Servizi sociali Annamaria Fabbi, dai coordinatori e operatori dei Poli territoriali.
“Questi risultati – ha detto il sindaco Delrio – sono frutto di un lavoro di rete fra i servizi territoriali, altri enti e organizzazioni rivolte al sociale. Un lavoro efficace, che consolida e rinnova un impegno ‘storico’ dell’Amministrazione comunale di Reggio, spesso citata come modello. Il rapporto dà visibilità a un’attività fondamentale per la nostra comunità e dà conto dell’attività dei nostri Servizi sociali nel sostegno a condizioni di fragilità, ma anche, e sempre più spesso, di normalità. Non stiamo infatti analizzando dati limitati alle cosiddette ‘sfortune’ sociali, ma spesso relativi alla normalità del vivere di persone e famiglie. A volte il dialogo, il confronto, l’accompagnamento per un breve periodo, sono decisivi per risolvere problemi legati alla normale vita di relazione. Un impegno segnato anche dal dato sulla spesa corrente: quella per il sociale assorbe circa la metà della spesa corrente del Comune”.
“La presenza dei Servizi sociali sul territorio – ha detto l’assessore Pedroni – è fondamentale per poter leggere in tempo i mutamenti, governare al meglio e qualificare il territorio con indirizzi sociali che non si possono ignorare. L’attività dei Sevizi sociali è spesso volano di iniziative di ‘positività sociale’, mi riferisco fra l’altro alla nascita di gruppi di auto-aiuto, di volontariato, la cui attività può essere inserita in progetti complessivi, ad esempio sulla famiglia, migliorando le capacità di analisi e di risposta. Il tema delle relazioni interpersonali è quello più frequente e più complesso rispetto a quello del disagio economico”.
“E’ sempre più difficile e riduttivo – ha sottolineato la dirigente Annamaria Fabbi – distinguere fra agio e disagio sociale, o individuare povertà e marginalità in senso stretto. Più frequente l’individuazione di una fascia ‘grigia’, in cui si collocano conflittualità tipiche della vita quotidiana, comuni ai diversi ambiti sociali e fasce anagrafiche”.
Riguardo ai contributi di sostengo economico, nel 2006 sono stati 676 (96 in più rispetto all’anno precedente) per un totale di 554 mila euro. Le richieste maggiori riguardano i contributi economici per l’alloggio (affitto): 352, per un importo di oltre 228 mila euro.
Filosofia e struttura dei Poli territoriali
Negli ultimi anni le politiche sociali del Comune di Reggio Emilia sono state fortemente orientate da concetti di fondo quali la domiciliarità, l’abitare, il territorio. Oggi i Servizi sono chiamati prima di tutto a contribuire a costruire comunità sul territorio, visto come luogo della partecipazione, del diritto di cittadinanza e della responsabilità diffusa, luogo da valorizzare per il superamento della frammentazione sociale che isola e impoverisce. Tornare dentro la vita dei quartieri e delle persone per sostenere la possibilità di intessere relazioni, di creare legami, di costruire fiducia; superare l’idea che per ogni problema possa esistere una risposta di servizio e partire invece dal presupposto che la conoscenza stessa dei problemi deve essere continuamente alimentata con il contributo di tutti gli attori sociali presenti su un territorio.
– Oggi il Polo si presenta come spazio-luogo in cui:
1) accogliere cittadini e famiglie che espongono problemi e chiedono sostegno alle loro difficoltà svolgendo quindi una funzione di sportello sociale
2) costruire i problemi da trattare – in modo integrato tra operatori provenienti dalle diverse aree – in ascolto progettuale con il contesto sociale
3) individuare le priorità
4) lavorare sulla ri-costruzione dei legami di fiducia con i cittadini e tra gli operatori
5) riconoscere la famiglia e il contesto sociale come soggetti con cui co-costruire il servizio
– Le sedi dei Poli territoriali sono:
° Polo 1 in viale Monte San Michele 1/E (Circoscrizioni 1 e 6)
° Polo 2 in via Fratelli Cervi 70 (Circoscrizioni 2 e 3)
° Polo 3 in via Fratelli Manfredi 12/C (Circoscrizioni 7 e 8)
° Polo 4 in via Gandhi 20/A (Circoscrizione 4)
° Polo 5 in via Marzabotto 3 (Circoscrizione 5)
La relazione 2006 sui Servizi sociali territoriali è il risultato di diverse collaborazioni. È stata scritta dalle cinque coordinatrici dei Poli (Federica Anghinolfi, Daniela Scrittore, Chiara Bonazzi Elena Orlandini, Germana Corradini) ed è stata curata da Annamaria Fabbi e Barbara Guarniero.
Vari servizi comunali hanno contribuito per l’elaborazione dei dati, per la ricostruzione storica e urbanistica del territorio, per la realizzazione delle cartine topografiche e per l’impaginazione grafica.