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De Pasquale (Ulivo) Cura di trasparenza per recuperare credibilità alla politica

Ricucire la frattura che divide i cittadini (e contribuenti) dai politici incaricati di amministrare la cosa pubblica è una priorità assoluta per il funzionamento della democrazia. La crisi di credibilità e fiducia che attraversa il rapporto tra eletti ed elettori deve interrogare tutti, a prescindere dall’orientamento politico e dal ruolo amministrativo, per evitare che l’azione politica appaia una vuota rappresentazione, uno sterile gioco delle parti finalizzato principalmente ad assicurare agli stessi attori una posizione di comodo nella società.

Questa percezione rischia di aprire la strada a soluzioni demagogiche e illusioni semplificatorie. Ristabilire quella credibilità e quel rapporto di fiducia è quindi l’impegno primario di chiunque ha a cuore i valori costituzionali.
Il primo passo in questa direzione è una massiccia “cura di trasparenza”, che consenta ai cittadini (e contribuenti) di verificare costantemente l’impegno, la coerenza e la correttezza degli amministratori rispetto al loro mandato istituzionale. Una cura da iniziare subito, dalla posizione in cui ci si trova, evitando di rinviare sempre ad altri e ad altrove la responsabilità e l’iniziativa. E da iniziare con chi ci sta, nella serena certezza di attivarsi per il bene di tutti, cittadini ed amministratori, compresi quelli più dubbiosi o timorosi, che pure riconosceranno prima o poi il beneficio di una accresciuta qualità dell’azione politica e amministrativa.
Le nostre istituzioni locali credo abbiano i requisiti per affrontare questa sfida a fronte alta e senza imbarazzo, a partire dalle assemblee elettive, che possono proficuamente assumere l’iniziativa in questa direzione.

Da consigliere e presidente di Commissione consiliare della provincia di Bologna, desidero dare un primo impulso a questo percorso, avanzando come mio contributo quattro proposte concrete, rivolte in primo luogo all’istituzione in cui mi trovo ad esercitare il mio mandato, e per questo trasmesse nei giorni scorsi alla presidenza del Consiglio provinciale.
1. L’assunzione di un codice etico sul comportamento degli eletti, ispirato a documenti già approvati in sede europea. Il testo, breve e concreto, avrà lo scopo di richiamare gli amministratori ad un corretto utilizzo delle prerogative e delle risorse messe a loro disposizione, rafforzando le prassi virtuose e scoraggiando quelle meno esemplari.
2. La pubblicazione integrale e dettagliata del bilancio del Consiglio provinciale e dei Gruppi Consiliari sul sito Internet della Provincia, allo scopo di rendere conto ai cittadini (e contribuenti) di come viene utilizzato il denaro pubblico nella nostra istituzione, a cominciare dal suo organo elettivo e maggiormente rappresentativo.
3. L’istituzione, in sede di Commissione, del meccanismo della doppia firma, come certificazione dell’orario di ingresso e di uscita di ciascun consigliere.
4. L’istituzione di una sotto-commissione, senza costi aggiuntivi (e quindi senza gettone di presenza), pubblica e aperta a tutti i consiglieri e ai contributi di esperti, docenti e associazioni, per attuare iniziative volte al miglioramento della trasparenza, dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa.

(Andrea De Pasquale
Consigliere provinciale dell’Ulivo
Presidente IV Comm. “Pianificazione, Trasporti, Viabilità” Provincia di Bologna)
















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