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Convegno sulla sicurezza stradale a Modena

La preoccupante serie di incidenti stradali che quotidianamente sottrae alla vita tanti giovani vede fortemente attivi anche gli ambienti scientifici ed accademici, impegnati a sviluppare approfondite ricerche su quei fattori di rischio che danneggiano la sicurezza di guida, ma anche a promuovere iniziative volte ad alimentare quella cultura della scurezza tanto indispensabile a prevenire la frequenza degli incidenti, nonché ad elaborare insieme alle istituzioni strategie appropriate per la formazione di quanti sono chiamati, con diverse responsabilità, a fronteggiare questo tragico fenomeno.

“La Provincia di Modena – afferma l’Assessore alla Sanità dott. Maurizio Guaitoli – è impegnata da anni sui temi della sicurezza stradale e della prevenzione dei fattori di rischio. Il ruolo dei comportamenti umani negli incidenti è di gran lunga la causa principale degli incidenti stessi con tutte le conseguenze drammatiche che ne derivano, sul piano individuale, sociale ed economico. Il ruolo dell’Università, in collaborazione con il sistema degli Enti Locali e della Sanità, è quello di indirizzare la ricerca scientifica al fine di promuovere azioni coerenti ed efficaci nella prevenzione e riduzione dell’incidentalità. Questo Congresso rappresenta una prima tappa di un più generale progetto che vede coinvolti, la Provincia, l’INAIL Regionale, l’Osservatorio regionale per la Sicurezza stradale e la stessa Università di Modena e Reggio Emilia”.

Gli incidenti stradali rappresentano, infatti, la prima causa di morte nella fascia di età tra i 15 ed i 30 anni e sono responsabili della maggior parte dei casi di invalidità permanente. In Italia in conseguenza di incidenti stradali sono morti nel 2005 oltre 5.400 persone e altre 314.000 sono rimaste ferite. Si calcola che il costo sociale, sia diretto che indiretto, di questo triste bilancio sia superiore a 33 miliardi di euro annui.

“La Regione Emilia Romagna insieme con l’INAIL regionale – dice il Vice Direttore Regionale dell’INAIL dott. Alessandro Crisci – intende rafforzare un rapporto di collaborazione per ridurre l’incidentalità sulle strade e sviluppare la cultura della prevenzione. Il progetto che verrà attuato nella provincia di Modena rappresenta una sperimentazione unica a livello nazionale su cui tutti saranno invitati a valutare le azioni intraprese. La situazione è moto grave. In Emilia Romagna gli infortuni sulla strada per conseguenze legate al lavoro rappresentano quasi il 14% degli infortuni globali, mentre sul totale delle morti in conseguenza di incidenti stradale la percentuale sale al 57%”.

“La Regione Emilia Romagna – aggiunge la dott. ssa Emanuela Bergamini Vezzani dell’Osservatorio regionale per la sicurezza stradale – è impegnata da anni a sviluppare e diffondere la cultura della sicurezza stradale attraverso vari programmi di lavoro indirizzati a tutte le fasce di età e alle diverse tipologie di utenti della strada, a partire dalla scuola materna. L’obiettivo della Regione è di raggiungere l’impegno assunto tra i vari Paesi europei, e richiesto dalla UE, di ridurre entro il 2010 del 50% gli incidenti stradali. L’Osservatorio che sta monitorando attentamente tutti i programmi sviluppati sul territorio regionale sta registrando un calo abbastanza significativo degli incidenti: i feriti nel 2003 sono stati 34.320, mentre nel 2005 sono stati 30.161; i morti sempre nel 2003 sono stati 702 e nel 2005 sono scesi a 555. La Regione vuole entro il 2010 accreditasi come Regione col coinvolgimento di tutti i soggetti impegnati su questo fronte, avvicinandosi il più possibile alle indicazioni europee”.

“Si stima – fa sapere il prof. Gianfranco Vivoli, Direttore del Dipartimento di Scienze di Sanità Pubblica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e Direttore del CESDUIS (Centro di Ricerca per lo Studio dei Determinanti Umani degli Incidenti Stradali) – che i fattori umani legati alle condizioni psicofisiche dei conducenti, ovvero all’età, al sesso, alla condizione socio-economica, alla personalità, al cronotipo individuale, a debiti di sonno, all’uso/abuso di farmaci e/o droghe e ad alcune condizioni patologiche, contribuiscano in misura superiore all’80 per cento nel determinare gli incidenti stradali”.

Su questi temi l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia attraverso il proprio Centro di ricerca per lo studio dei determinanti umani degli incidenti stradali, insieme all’Osservatorio per l’Educazione e la Sicurezza stradale della Regione, all’INAIL – Direzione regionale e all’Assessorato alla Sanità della Provincia di Modena, e col patrocinio dei Ministeri dei Trasporti e della Salute, dell’Aci e del Sltl, promuoverà nelle giornate di giovedì 8 e venerdì 9 novembre 2007 a Modena presso l’Auditorium della Fondazione Marco Biagi (viale Storchi 2) un convegno su “Ruolo dei fattori umani nella sicurezza stradale: cultura della sicurezza e strategie di formazione”.

“Il convegno – aggiunge il professor Gianfranco Vivoli – si prefigge lo scopo di approfondire le conoscenze circa il ruolo esercitato dai più importanti fattori di rischio che possono compromettere la sicurezza della guida. Verrà inoltre criticamente dibattuta ed analizzata l’efficacia delle diverse strategie di prevenzione degli incidenti messe in atto dagli enti preposti alla sicurezza stradale sia a livello regionale, nazionale ed internazionale”.

L’interesse e la valenza di questo appuntamento è testimoniato dalle presenze dei relatori: rappresentanti delle più importanti autorità di settore come l’Istituto Superiore di Sanità (F. Taggi, G. Balducci), il Ministero dei Trasporti (P. Marturano), il Ministero della Salute (G. Marano), del Centro Fisiopatoloigia del sonno del Servizio Sanitario Polizia di Stato (S. Garbarino), l’Osservatorio educazione sicurezza stradale della Regione Emilia Romagna (E. Bergamini Vezzali), Arpa Emilia Romagna (P. Lauriola), esperti come il direttore di SicurStrada (R. Colucci), il coordinatore del Centro di Mobilità Fiat Auto alla sicurezza stradale (A. Ridolfi), il direttore della rivista Il Centauro (G. Biserni), il direttore della rivista TRAS Trasporti Ambiente Sicurezza (M. Bonforti), il Servizio di Medicina Legale dell’ASL 15 di Cuneo (M. Spinelli), l’Ospedale di Riabilitazione S. Lucia di Roma (R. Formisano, U. Bivona), docenti modenesi- reggiani (Alfio Bertolini, Gianfranco Vivoli, Giovanni Beduschi, Nino Carlo Battistini, C. Cacciari, R. Corradini, R. Montanari) e di altri Atenei (F. Barbone, F. Valent, G. Sciutto, S. Canestrari, S. Zunarelli), ma anche autorevoli specialisti stranieri come il prof. T. Akerstedt del Karolinska Institute (Svezia) ed il prof. J. Groeger dell’Università del Surrey (Regno Unito), il prof. G. Simcic dell’European transport Safety Council ETSC di Brussels (Belgio), il prof. E. Bekiaris dell’Hellenic Institute of Transport

Il convegno che avrà inizio giovedì 8 novembre alle ore 14,30 coi saluti delle autorità accademiche e cittadine si svilupperà lungo il corso delle due giornate approfondendo “I fattori umani degli incidenti” (giovedì 8 novembre pomeriggio), “Educazione stradale e specifiche strategie di comunicazione del rischio in rapporto ai diversi destinatari” (venerdì 9 novembre mattino), “Strategie e strumenti di prevenzione degli incidenti” (venerdì 9 novembre pomeriggio) e “Sistemi di monitoraggio dello stato di vigilanza” (venerdì 9 novembre pomeriggio).

Per maggiori informazioni sul programma si rinvia alla consultazione del sito: Ces Duis.

















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