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Il progetto ‘Space Economy’ presentato al tavolo Anteverto

Imprenditori e manager emiliani investono poco e male in formazione, considerandola più una scorciatoia per raggiungere risultati a breve termine (entro 3 mesi), piuttosto che una risorsa in grado di affrontare la gestione del cambiamento. E’ quanto afferma il progetto Equal – Space Economy, presentato nei giorni scorsi al tavolo dell’Osservatorio quadrimestrale Anteverto, riunitosi al Centro per l’impiego di Correggio.


Con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’innovazione fra le piccole e medie imprese presenti nella rete dei distretti emiliani il progetto transnazionale, gestito dal Cis, si componeva anche di un’indagine a campione (tra le imprese di Reggio Emilia, Modena e Bologna) per capire come e quanto le Pmi investono in formazione e come la utilizzano. Le intenzioni formative raccolte mostrano che è ancora troppo debole la propensione ad utilizzare la formazione come uno strumento per modificare i processi di business e migliorare la competitività delle aziende dei distretti.

“Il nodo problematico – ha affermato l’assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari, che presiedeva il tavolo – è attestato al livello del management, più portato a formare il personale per riempire i gap dei ruoli tradizionali e non invece ad intervenire in modo strategico, anche riqualificando e valorizzando le risorse umane con maggior esperienza. Il progetto Space Economy propone un nuovo modello formativo in grado di coniugare le mansioni tradizionali con le nuove esigenze poste da innovazione e globalizzazione, riservando un’attenzione particolare ai lavoratori over 45”. La sperimentazione condotta in alcune aziende del distretto di Correggio e presentata in anteprima al Tavolo Anteverto ha suscitato grande interesse nei presenti, tra cui: sindacati, Enti di formazione, Comune di Fabbrico, associazione commercianti, che ne hanno sottolineato gli aspetti più innovativi, come la modularità degli interventi e l’approccio rivolto alla soluzione di problemi aziendali, ma anche di distretto, rafforzando inoltre le nozioni di appartenza ad un territorio e di responsabilità sociale.

Il Tavolo ha poi preso in esame le dinamiche socio-economiche del distretto che si posiziona in ottima posizione per quel che riguarda l’occupazione (7.885 gli avviamenti al lavoro registrati al 30 settembre), anche se quello di Correggio è il territorio che registra il minor numero di azioni formative effettuate, forse perchè non vi sono Enti di formazione nel distretto.

Al 30 settembre 2007 gli iscritti alle liste del Centro per l’impiego di Correggio erano 1.166 (di cui 816 donne); 247 i lavoratori in mobilità (150 donne), 177 le aziende che si sono rivolte al servizio di preselezione e che, a seguito delle segnalazioni ricevute, hanno assunto 137 lavoratori (ma il dato è ancora parziale); 1.547 sono stati i colloqui d’orientamento.
















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