Nel pacchetto di emendamenti alla Finanziaria presentati dal Governo e dal relatore Giovanni Legnini, alla Commissione Bilancio del Senato è prevista anche l’abolizione dei ticket sanitari sulla diagnostica e la specialistica. Si prevede che la copertura di 830 milioni di euro siano reperiti con un rafforzamento dei risparmi sul funzionamento della pubblica amministrazione e con un taglio piu’ incisivo dei costi della politica.
Questo emendamento, se approvato, recupera un buco presente nella finanziaria che avrebbe determinato,a partire dal gennaio 2008, il ritorno dei ticket di 10 euro per le prestazioni di assistenza specialistica e ambulatoriale.
Infatti il decreto del 16 maggio 2007 sospendeva il ticket da 10 euro sulla ricetta fino al 31 dicembre 2007.
L’abolizione definitiva del ticket è per noi una scelta giusta per la quale ci siamo battuti per mesi.
Infatti la decisione di applicare il ticket sulle prestazioni diagnostico terapeutiche oltre ad aver determinato un grave malessere per un incomprensibile aggravio di costi fra i cittadini ha prodotto anche effetti distorsivi nel loro comportamento.
Per numerose prestazioni era diventato più conveniente recarsi presso gli ambulatori privati e pagare per intero la tariffa piuttosto che il ticket fisso di 10 euro per ogni ricetta.
Cgil-Cisl-Uil Emilia Romagna nell’apprezzare il contenuto dell’emendamento auspicano che il percorso parlamentare proceda senza intoppi eliminando una volta per tutte questo sciagurato provvedimento
Cgil-Cisl- Uil Emilia Romagna
