“Nella tarda serata di ieri il Ministro De Castro ha convocato tutti i soggetti della filiera su richiesta delle regioni per verificare, in occasione dell’emanazione dei decreti attuativi della Ocm orto-frutta, la possibilità di rivedere l’accordo del 4 luglio scorso in particolare sulla gradualità e sulle percentuali annue del disaccoppiamento per il comparto del pomodoro. E’ evidente che tale richiesta degli assessori regionali era condizionata dalla Coldiretti, che non firmò l’accordo di luglio”.
“Come organizzazioni sindacali ci siamo opposti a qualsiasi revisione dell’accordo per il quale abbiamo richiesto l’applicazione integrale, trovando piena condivisione da parte di tutti gli altri soggetti firmatari dell’intesa di luglio. Una modifica di quanto previsto sul disaccoppiamento, infatti, riproporrebbe un problema occupazionale che abbiamo evitato con una coesione senza precedenti dell’intera filiera.
E’ davvero singolare che in questo paese gli accordi rischiano di valere l’arco di una giornata o di una stagione e posizioni corporative siano legittimate a livello istituzionale.
Anche questa volta il lavoro dipendente rischiava di essere considerato una pura marginalità sull’altare delle relazioni tra le associazioni imprenditoriali ed il livello istituzionale.
A questo punto domani, in occasione della conferenza stato-regioni, i decreti attuativi dovranno essere attivati senza modifica alcuna.
Non c’è dubbio che vigileremo sull’emanazione dei decreti, convinti del fatto che non ci sono alibi che possano giustificare modifiche e che il Governo ha preso atto delle posizioni espresse nell’incontro di ieri. Ma siamo anche consapevoli che possono esserci ‘colpi di mano’ ai quali saremo costretti a rispondere con la mobilitazione generale”.
(Dichiarazione del Segretario nazionale della Flai-Cgil Antonio Mattioli)
