Nell’abitazione di un bolognese di 36 anni, già noto alle Forze dell’ordine per reati di droga e contro il patrimonio, c’erano 38 computer marca Panasonic riportanti l’etichetta Enel, 186 capi di abbigliamento e 22 oggetti in oro.
Gli agenti della squadra Mobile di Bologna hanno fatto irruzione in un appartamento in zona Saffi, alla periferia del capoluogo emiliano, convinti di trovare droga ma hanno trovato l’ingente quantitativo di refurtiva. Dagli accertamenti è emerso che i computer, del valore di circa 120mila euro – pronti per essere consegnati all’Enel – erano stati rubati il 1 ottobre scorso in un negozio di informatica di via Direttissima. I vestiti erano invece stati rubati il 25 agosto scorso da un magazzino di Castel Maggiore. Non è invece ancora stata accertata la provenienza dei preziosi.
La refurtiva è stata sequestrata mentre l’uomo è stato denunciato per ricettazione. Come lui è stato denunciato anche uno slavo di 33 anni, regolare e già noto alle Forze dell’ordine, che era in casa con l’italiano.
