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Accordo welfare: oltre l’80% di lavoratori modenesi ha detto si

Grande soddisfazione dei segretari modenesi di Cgil, Cil e Uil Pivanti, Falcone e Tollari per la vittoria dei SI al referendum sull’Accordo
welfare-lavoro-pensioni che si è concluso ieri mattina. Dallo spoglio delle schede, iniziato ieri alle ore 14 subito dopo la chiusura delle urne, risulta che hanno votato 84.969 persone, di cui 69.413 a favore del SI pari all’82,96% dei votanti, e 14.255 NO pari al 17,04%.


Importante anche il SÌ espresso dai lavoratori: su 61.960 votanti fra gli attivi il 77,30 % ha detto SÌ e solo il 22,70% NO. Il SÌ si afferma fra i lavoratori di tutti i settori produttivi compresi i metalmeccanici.

A Modena come in Italia il voto sull’Accordo welfare-lavoro-pensioni conferma l’ampia partecipazione di lavoratori, giovani e pensionati, ma anche di lavoratori precari e atipici, lavoratori immigrati.
Il voto favorevole espresso a così grande maggioranza, sia da lavoratori che pensionati, consolida e conferma la validità dell’intesa raggiunta a luglio fra Governo e parti sociali.
Il dibattito durante le assemblee di illustrazione dell’accordo, pur facendo emergere differenze di posizioni, non ha evidenziato strappi e lacerazioni fra i lavoratori e fra lavoratori e sindacato, ma è sempre stato improntato al rispetto reciproco ed è stata una straordinaria occasione di confronto civile.
Accanto al consenso, esce confermata dal voto e dal confronto nelle assemblee anche la presenza di problemi sociali, legati ai bassi salari,
alle condizioni di vita e di lavoro, maggiormente accentuati nelle aziende di grandi dimensioni e fra l’occupazione proveniente dal Sud Italia.

Il voto favorevole sull’Accordo consegna al Governo e Parlamento il mandato ad andare avanti e a tradurre in legge i contenuti per migliorare gli ammortizzatori sociali, superare lo scalone Maroni, ridurre l’età di pensionamento per i lavoratori usuranti, ecc…
Il voto rafforza il Sindacato confederale nella sua azione e nelle iniziative che intende mettere in campo sulla Finanziaria 2008.

Per Donato Pivanti segretario generale Cgil Modena “il risultato del referendum non era scontato, ed è importante sia per l’esito che in termini di partecipazione”.
“Nonostante il disagio sociale, è prevalsa la
consapevolezza – prosegue il segretario Cgil – che questo accordo è un passaggio importante per l’azione sindacale di tutela sia dei lavoratori
iscritti che dell’insieme del mondo del lavoro. Dal referendum riparte perciò tutta l’azione sindacale rivendicativa e di tutela di Cgil, Cisl e Uil.
Spetta ora a Governo e Parlamento tradurre l’Accordo in legge dello Stato senza stravolgimenti in negativo”.
“Con il loro voto i lavoratori e pensionati modenesi hanno premiato un accordo che si rivelerà molto importante per il loro futuro e quello dei loro figli” commenta Francesco Falcone segretario generale Cisl Modena.
“Questo risultato – prosegue Falcone – rappresenta per noi un grande stimolo a continuare sulla strada dell’equità e dell’uguaglianza; confidiamo che quanti in questa fase si sono attardati e lasciati
condizionare da valutazione politiche, riprendano con noi un percorso di cambiamento e di riforme per il bene di chi rappresentiamo e dell’intero
Paese. L’autonomia sindacale resta la strada maestra sulla quale incanalare la nostra azione per affrontare i problemi ancora aperti: dalla questione salariale alla non autosufficienza, dalle politiche abitative alla pressione fiscale, e via discorrendo. Governo e Parlamento siano coerenti con l’accordo firmato il 23 luglio scorso, accordo che i lavoratori e pensionati hanno confermato di approvare con grande convinzione”.
Per Luigi Tollari segretario generale Uil Modena “il referendum di Cgil, Cisle e Uil sull’intesa raggiunta con il Governo lo scorso 23 luglio, in materia di previdenza, lavoro, competitività per l’equità e la crescita
sostenibile, che ha visto la partecipazione nella nostra provincia di migliaia di lavoratori e dei pensionati, ha portato ad un risultato di
grande soddisfazione”.
“Nonostante i tentativi di strumentalizzazione caduti nel vuoto, – prosegue Tollari – ritengo che approvato i contenuti dell’intesa stessa, il Governo
deve fare la sua parte, rispettando gli impegni sottoscritti e tramutarli in provvedimenti esecutivi. Qualsiasi modifica di tale intesa deve
necessariamente essere oggetto di confronto con le parti firmatarie. L’espressione del voto è inequivocabile e per noi imprescindibile. Ci
aspettiamo che il Governo si comporti di conseguenza, diversamente sarà inevitabile promuovere una mobilitazione di massa”.

Cgil, Cisl e Uil ringraziano le migliaia di lavoratori/trici e pensionati/e che si sono recati alle urne con atteggiamento consapevole e responsabile e con il loro voto hanno testimoniato una grande partecipazione democratica.
Ringraziano inoltre le centinaia di volontari, funzionari, delegati e attivisti sindacali che hanno garantito l’apertura dei seggi e il controllo
democratico del voto.
Un ringraziamento va anche ai presidenti di circoli e polisportive che hanno messo a disposizione le sedi per i seggi territoriali a Modena città e nei comuni della provincia.

Soddisfazione Fim per Si metalmeccanici
L’esito del referendum sull’ipotesi di accordo del 23 luglio 2007 ha dato ragione ai sostenitori del sì anche tra i metalmeccanici, con una percentuale del 60 per cento di voti a favore a fronte di un 40 per cento di no. Per Claudio Mattiello, segretario provinciale della Fim-Cisl di Modena, si tratta di un dato positivo che rispecchia il risultato complessivo sia provinciale che nazionale.
“Rivolgo un sentito ringraziamento a quanti hanno deciso di esprimere parere favorevole – commenta Mattiello – I lavoratori hanno capito che è un accordo positivo per loro stessi, in quanto evita da un lato l’applicazione della Legga Maroni e dall’altro pone le basi per migliorare lo stato sociale. Sicuramente resta ancora molto da fare, ma nonostante le posizioni diverse scaturite in alcune assemblee, l’impegno e la determinazione del sindacato, segnatamente della Cisl e della Fim, per realizzare un progetto di giustizia sociale ci spinge a proseguire su un percorso di concertazione. Continueremo – prosegue il segretario dei metalmeccanici cislini – a ricercare accordi che diano risposte ai lavoratori a partire dal prossimo rinnovo del contratto nazionale. Noi della Fim siamo convinti che il cammino intrapreso rilanci il ruolo del sindacato confederale in un contesto politico attualmente debole. La ritrovata sintonia unitaria di Cgil-Cisl-Uil è di buon auspicio per affrontare con soluzioni condivise le sfide future, quali la rappresentatività e democrazia sindacale, passando – conclude Claudio Mattiello – attraverso l’innovazione del modello contrattuale e l’ammodernamento delle forme e dei contenuti dell’azione sindacale”.

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