Giunta alla sua terza edizione VIE Scena Contemporanea Festival si caratterizza non solo come un momento per assistere a spettacoli di compagnie italiane ed europee tra le più interessanti del panorama internazionale e frequentare laboratori interdisciplinari, ma anche come occasione di riflessione e dibattito intorno al teatro.
Tre le occasioni di incontro che connotano VIE come un laboratorio di riflessione sulla realtà capace di indagare il contemporaneo, tre i segnali per riflettere in vario modo sulla scena e sulla progettazione culturale.
Il primo appuntamento fa parte del progetto ‘Dialoghi’, già ospite l’anno scorso, e si intitola L’Eresia dell’innovazione, in programma venerdì 12 ottobre ore 10:30 – 14:00, Sala di Palazzo Carandini del Banco di S. Giminiano e S. Prospero, Via Servi 5, Modena, e rappresenta la terza tappa del progetto che analizza il ruolo del teatro contemporaneo nella società d’oggi: artisti, curatori, responsabili di progetti si interrogheranno sulla dinamica che riguarda sia il processo artistico sia le pratiche che riguardano la progettazione culturale.
Sabato 13 ottobre, invece, si presenterà ‘Extra – Segnali dalla nuova scena italiana (ore 10.30-13.30 / 15:00-17:00, Palazzo dei musei, ex oratorio, Largo Porta Sant’Agostino 337, Modena) progetto promosso da GAI, Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani, che si pone come obiettivo quello di far emergere e a far crescere sul piano professionale giovani artisti impegnati nella produzione di spettacoli da vivo che si collocano fuori dai confini di genere (teatro, danza, performance).
L’ultimo incontro Gli artisti e l’Europa (venerdì 19 ottobre 2007, ore 10:30 – 13:00, Sala di Palazzo Carandini del Banco di S. Giminiano e S. Prospero, Via Servi 5, Modena), fa parte di un progetto di cooperazione di cui Emilia Romagna Teatro Fondazione fa parte, messo in atto con altri cinque teatri europei per creare, accompagnare e far circolare artisti emergenti e le loro opere.
L’incontro di Modena si propone come una prima fase di riflessione che possa produrre nel tempo scambi profondi, in grado di mettere in relazione non solo le ricerche artistiche e teoriche dei sei paesi, ma anche i teatri e gli artisti, gli studiosi, le università e gli spettatori con i quali essi si confrontano, quotidianamente, nel territorio in cui lavorano.
Tutti gli incontri sono a ingresso libero.
Per informazioni tel: 059305738, e-mail.