La Provincia di Bologna deve rompere gli indugi ed avere il coraggio non solo di affermare a parole, avendo votato l’ordine del giorno presentato da Claudia Rubini (AN), di volere valutare la possibilità di costituirsi parte civile nei processi di stupro, ma deve farlo veramente e subito.
“Certamente – afferma il Consigliere Claudia Rubini – è stato importante vedere Palazzo Malvezzi presente, con Giunta e Consiglieri di maggioranza ed opposizione alla fiaccolata di Villa Spada del 3 ottobre scorso, anche perché questo ha “illuminato” l’impegno della Provincia in tal senso rispetto alla buia assenza del Comune di Bologna (tranne poche eccezioni). Ma ciò non basta: l’impegno non deve essere virtuale ma reale e tempestivo”.
“Purtroppo, a far data dal 24/7/07, giorno in cui è stato votato il mio O.d.G. sulla costituzione di parte civile – continua Rubini – vi è stata in città una escalation di gravi episodi di violenza: di questi, due sono fra l’altro recentissimi ed hanno visto, fortunatamente, fermati i colpevoli”.
“La Provincia – prosegue il Consigliere di AN – deve a questo punto dire chiaramente, proprio iniziando da questi due, che si costituirà parte civile nei rispettivi processi. E lo deve dire subito”.
“Questo – conclude il Consigliere Rubini – verrà da me chiesto ufficialmente alla Presidente nella seduta d’aula di domani perché vorrei veramente che fosse chiarito con i fatti e non solo con le parole che per la Provincia di Bologna usare violenza sulla donna significa anche creare un grave danno all’intera collettività da questa amministrata”.
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