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L’Appennino emiliano romagnolo fa scuola

La natura e il patrimonio storico ed artistico dell’Emilia Romagna sono la più affascinante aula scolastica a cielo aperto in tutti i mesi dell’anno. L’Appennino in particolare, col suo patrimonio di storia, natura e cultura offre mille opportunità per una gita che permette di imparare divertendosi.

“I soci dell’Unione Appennino e Verde hanno predisposto anche per quest’anno scolastico un ricco programma di iniziative didattiche, adatte sia ai più piccini che ai ragazzi delle superiori. L’esperienza dei soci nel campo del turismo scolastico è ormai consolidata, grazie alla naturale vocazione di questi luoghi che sono uno scenario ideale per attività formative ” – sottolinea Pierluigi Saccardi, Presidente dell’Unione Appennino e Verde, che prosegue – “Un ventaglio di attività da realizzare nei parchi, nei castelli, lungo fiumi e specchi d’acqua, ma anche nei musei e nei luoghi di produzione delle eccellenze enogastronomiche, per avvicinare i giovani all’ambiente e alla cultura della nostra regione”.

Gli itinerari didattici sono rivolti agli studenti di tutte le scuole.
Chi ama le atmosfere d’altri tempi, nei castelli della regione potrà toccare con mano le pagine dei libri di storia. Per esempio, nella Rocca sforzesca di Dozza (Bo), gli alunni potranno indossare per un giorno i panni di un cavaliere medievale, ripercorrendo le tappe fondamentali della sua vita, dalla nascita fino al giorno dell’investitura.
Nella provincia di Forlì-Cesena, nel laboratorio Fra sacri intrecci di pietra, al museo Mambrini di Pianetto di Galeata gli studenti potranno, invece, familiarizzare con le tecniche scultoree nel periodo paleocristiano e altomedievale.
A Castrocaro si può visitare la mostra permanente dei costumi del Palio di Santa Reparata e della Romagna Toscana. Nella fortezza, la mostra ‘L’aquila, le chiavi, il giglio’ ripercorre la millenaria storia del maniero attraverso l’esposizione di armi, maioliche, monete, pergamene e oggetti medievali e rinascimentali.

Per un’esperienza affascinante nella natura, invece, si può entrare in una serra tra centinaia e centinaia di vivaci e variopinte farfalle tropicali, immerse nel loro habitat naturale. È la proposta della Casa delle farfalle & Co di Cervia (Ra), con l’itinerario per le scuole Vivi un battito d’ali, che prosegue con la visita alla Salina di Cervia, per riconoscere le rare specie d’uccelli che la popolano, senza trascurare le vicende storiche legate alla produzione e al commercio dell’antico ‘oro bianco’. L’acqua è la protagonista di tanti itinerari alla diga di Ridracoli (Fc), nel cuore del Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Da non perdere la visita ad Idro, l’ecomuseo delle acque di Ridracoli, dove ci si può sbizzarrire nelle sale espositive con giochi interattivi ed esperimenti scientifici.
Andare anche alla ricerca del lupo appenninico, con escursioni guidate nei territori dove è stato avvistato più di recente è una delle proposte per le scuole del Parco Regionale del Corno alle Scale (Bo). Gli alunni delle elementari prenderanno confidenza con i principali aspetti del bosco, per scoprire gli animali che vi vivono ed i meccanismi che li legano. Per i bambini delle scuole materne il bosco si trasforma in luogo di eventi magici ed incontri straordinari, tra fate, maghi ed i piccoli gnomi, che li guideranno alla scoperta dei segreti della natura.
Segue invece le tracce del cervo il percorso al Parco dei Laghi di Suviana e Brasimone (Bo), sempre nel bolognese. Tre giorni all’insegna del bramito del cervo, per capire tutto del maestoso animale che popola quest’area.
Nel Parco del Frignano (Mo) ci si può addentrare, invece, nei ‘segreti’ dell’atmosfera, salendo fino alla vetta del monte Cimone, dove è situata la Stazione di Ricerca Scientifica del Cnr – Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima e la stazione meteorologica dell’Aeronautica.
Nell’itinerario sulle forme della terra, presso la Riserva integrale delle Salse di Nirano (Mo), gli studenti potranno studiare i curiosi fenomeni di ‘ribollio a freddo’ dei numerosi vulcanetti presenti nell’area, che nei tempi antichi veniva ritenuta la porta degli inferi.
Per gli appassionati di archeologia, nel piacentino, tutti possono emulare Indiana Jones al parco archeologico Villaggio di Travo (Pc), effettuando veri e propri scavi per riportare alla luce preziosi oggetti in ceramica e reperti fossili di animali e vegetali.
Piccoli archeologi lo si diventa anche al Museo Mambrini a Pianetto di Galeata (Fc), dove si partirà con la visita guidata al museo per proseguire con la ricostruzione delle fasi di uno scavo archeologico, dallo scavo vero e proprio alla scoperta, estrazione e classificazione dei reperti.

Anche a Veleia (Pc) si può tornare indietro nel tempo visitando lo scavo archeologico, tra i più vasti e meglio conservati dell’Italia settentrionale, e l’antiquarium. Qui i bambini delle elementari e i ragazzi delle medie potranno avvicinarsi alla cultura e all’arte romana, e conoscere le abitudini della vita quotidiana degli antichi latini.
I borghi medievali ben si prestano a divenire gli splendidi scenario in cui ambientare itinerari didattici incentrati sullo studio e la rivisitazione del Medio Evo. A Castell’Arquato (Pc), gli studenti rivivranno una giornata come tante in un borgo medievale, studiando come le persone vivevano in una rocca e in un quartiere popolare, come mangiavano, si vestivano, lavoravano
Il borgo di Vigoleno (Pc) si offre agli studenti come uno scrigno di arte e cultura, in cui analizzare le strategie di offesa e di difesa che venivano messe in opera dai soldati nella duplice cerchia di fortificazioni.
Anche visitare un borgo come Grazzano Visconti (Pc) riporta indietro nel tempo alla vita quotidiana nel medioevo, con i suoi angoli pittoreschi e gli edifici con facciate affrescate e suggestivi scorci.
Atmosfere medievali anche a Brisighella, Riolo Terme e Casola Valsenio (Ra). In ogni giornata si prende in esame un aspetto specifico della vita quotidiana in epoca medievale: ci si trasformerà in artigiani per popolare le vie di un’antica città medioevale, partecipare ad una cerimonia d’investitura all’interno di un castello e rivivere per un giorno la vita dei monaci benedettini.
I luoghi della memoria sono preziose testimonianze disseminate sul territorio per insegnare ai giovani le complesse ed importanti vicende del Novecento. Nell’escursione Una montagna di pace, tra i Monti della Riva e Monte Belvedere (Bo), gli studenti potranno visitare i luoghi dei combattimenti della Seconda Guerra mondiale e riflettere leggendo durante il percorso diverse testimonianze.
Un’escursione ad anello tra Monchio, Santa Giulia e Lama di Monchio (Mo) consentirà anche di ripercorrere con le classi le vicende belliche legate alla Repubblica di Montefiorino, tra l’Appennino modenese e quello reggiano.

Nel parco della resistenza di Monte di Santa Giulia a Monchio (Mo) si può visitare il Memorial Santa Giulia, un complesso di quattordici sculture realizzate da artisti italiani e stranieri per ricordare la strage nazifascista del 18 marzo 1944.
Durante l’inverno, infine, anche la classica settimana bianca può diventare un’occasione per conoscere il territorio. La proposta viene dal comprensorio sciistico di Frassinoro e Piandelagotti (Mo), che organizza nei mesi da gennaio a marzo soggiorni nella neve da due a cinque giorni, per avvicinare gli studenti allo sci di fondo ma anche ad altri sport a contatto con la natura, come le escursioni con le ciaspole, l’orienteering, il tiro con l’arco e lo sleddog con i cani da slitta.

La forma fisica è di casa anche a Santa Sofia (Fc), al centro-vacanze Sportilia, il cui nome è tutto un programma. Grazie ai numerosi impianti sportivi, tra cui campi da calcio, palestre e campi da tennis, vi si possono praticare oltre venti discipline sportive individuali e di squadra, per un soggiorno a tutto divertimento.

















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