Sempre più intensi i controlli sulle inadempienze fiscali degli esercizi commerciali, da parte dell’Agenzia delle entrate che ha disposto in Emilia-Romagna altre tredici nuove sospensioni dell’attività per mancata emissione di scontrino o ricevuta fiscale.
In provincia di Bologna hanno abbassato le saracinesche una discoteca e una macelleria a San Pietro in Casale, un autolavaggio a Baricella, un negozio di frutta e verdura ad Argelato ed un
centro estetico di Imola.
In provincia di Modena è toccato ad una gelateria del capoluogo, un pastificio di Sestola, un ambulante di Sassuolo.
Nel ravennate, un negozio di biancheria; infine,
un ambulante di Ferrara e altri tre in provincia, a Bondeno, Copparo e Comacchio.
I provvedimenti di chiusura, eseguiti dalla Guardia di Finanza, hanno già interessato tre esercizi
mentre per gli altri dieci i sigilli scatteranno nel periodo compreso tra il 16 ottobre e il 4 dicembre. Il periodo di chiusura è fissato in tre giorni, ad eccezione del centro estetico di Imola, per il quale la “serrata” durera’ 11 giorni, essendo state constatate 19 distinte violazioni.
Sale così a 42 il numero di esercizi commerciali sottoposti a provvedimento di sospensione dell’attività a seguito dei controlli dell’Agenzia delle Entrate in Emilia-Romagna. Le disposizioni di chiusura sono scattate sulla base della nuova disciplina relativa alle violazioni dell’obbligo di emettere ricevuta o scontrino fiscale, contenuta nel decreto collegato alla Finanziaria e in vigore dal 29 novembre 2006.
Diversamente dalla normativa precedente, l’esercente può vedersi sospesa l’attività sulla base delle sole contestazioni (almeno tre in cinque anni) senza la necessità di attendere il “definitivo
accertamento” e senza che un eventuale ricorso possa bloccare l’esecuzione del provvedimento.
Inoltre, non è più necessario che le violazioni siano “accertate in tempi diversi”, ma possono essere “contestate unitariamente”.