Nella classifica del Sole 24 Ore sulle imposte locali pubblicata oggi, Bologna è tra le città più care d’Italia. Dai calcoli del prelievo fiscale locale nel 2007, il capoluogo emiliano è al terzo posto, con 651 euro pro capite, dopo Siena (690) e Roma (654). Il fisco locale meno caro d’ Italia si trova invece a Crotone, (237).
La classifica del quotidiano economico tiene conto del gettito medio per abitante derivante dai quattro tributi locali principali: Ici, addizionale Irpef, Tarsu e addizionale sull’ energia elettrica. A Bologna, la media per abitante è passata dai 601 euro del 2005 ai 603 del 2006, ai 651 del 2007, anno in cui si è registrato un incremento del 7,9% sul 2006.
Oltre i 600 euro di prelievo medio, al quarto posto della classifica, c’é anche Firenze (623 euro). Dal quinto posto in poi si passa alla media di 500 euro e oltre procapite, fascia in cui si trovano gli altri capoluoghi emiliano-romagnoli, con le eccezioni di Cesena e Piacenza, che sono le città meno esose per i contribuenti della regione, piazzate nella fascia dei 400 euro.
Dopo Bologna quindi, vengono Modena (8/a) con 577 euro pro capite (+10,3% sul 2006), Rimini (11/a) con 552 euro (+10,1%), Ravenna (12/a) con 547 euro (+10,6%), Ferrara (14/a) con 539 euro (+10,4%), Parma (17/a) con 524 euro (+9,4%), Reggio Emilia (19/a) con 518 euro (+2,2%), Forlì (22/a) con 515 euro (+3,4%). Cesena si trova al 30/o posto nella classifica con una quota pro capite di 492 euro (+9,2% sul 2006) e Piacenza è 47/a, con 450 euro (+1,2%).