Definita ‘terra di mezzo’ perchè nella sua storia è stata spesso area di confine: tra i Romani e i Barbari, tra i Bizantini e i Longobardi, tra lo
stato della Chiesa e gli stati limitrofi. Il parco regionale dell’Abbazia di Monteveglio, un migliaio di ettari di area protetta, si estende tutto attorno a Monteveglio Alta dove si ergono i resti del castello e dell’abbazia canossana.
Dell’antica rocca medievale sono rimasti solo l’imponente portale, sormontato dal cammino di ronda con merli a coda di rondine, e il grande torrione che difendeva il castello. Ancora integra è l’abbazia, fondata nell’XI secolo da Matilde di
Canossa, che contiene al suo interno la Chiesa di Santa Maria Assunta sorta, tra il 1100 e il 1200, su un edificio più antico di cui si trovano tracce nella cripta e negli absidi.
Oltre a questi monumenti, l’area del parco merita una visita per il suo paesaggio, dove estesi affioramenti rocciosi e aspri calanchi si alternano a campi caratterizzati da ordinate coltivazioni agricole. La presenza dell’uomo si integra bene con
quella di numerose specie animali, dai rapaci, come poiane e nibbi, ai piccoli mammiferi, come il tasso, fino a mammiferi di taglia maggiore, come daino e cinghiale. All’inizio della salita verso il borgo, nell’antico nucleo rurale di san Teodoro, si
trova il Centro Parco con il Centro di documentazione Ambientale dotato di laboratorio e biblioteca con un’ampia raccolta di mappe e documenti storici del territorio.
Nell’antico torrione all’ingresso dell’abitato è stato
realizzato il centro visita del castello (aperto da marzo a novembre tutti i festivi, ore 15-19) con un percorso espositivo dedicato alle vicende storiche di Monteveglio. Info: 051/6701044.