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La segretaria nazionale dello Spi Betty Leone a Carpi

Sarà presente anche la segretaria nazionale dello Spi/Cgi Betty Leone all’assemblea unitaria dei sindacati pensionati Spi/Cgil, Fnp/Cisl e Uilp
di Carpi, oggi pomeriggio lunedì 1° ottobre alle ore 14.30 presso il centro sociale orti “Tommaso Righi”.


L’assemblea carpigiana (che vedrà la partecipazione di oltre 100 pensionati) rientra nella vasta campagna avviata in queste settimane dai sindacati – ben 143 assemblee in altrettante sedi di leghe, polisportive, centri sociali e circoli ricreativi – per informare e consultare i
pensionati sulle importanti conquiste contenute nell’Accordo del 23 luglio su welfare-pensioni-lavoro firmato da Governo e parti sociali.

I Sindacati pensionati invitano a votare un SÌ convinto perché vengono innanzitutto rivalutate le pensioni basse da lavoro (oltre 3 milioni in
Italia, 240.000 in Emilia-Romagna, 30.000 a Modena, di cui il 70% donne) con un aumento che è maggiore per chi ha lavorato di più, è indipendente dal reddito del coniuge (ciò beneficia in modo particolare le donne) ed è al netto delle imposte. Gli aventi diritto riceveranno già nel mese di ottobre l’aumento proporzionato all’anzianità da lavoro, che a regime sarà erogato come 14^ mensilità nel mese di luglio.

Dal 2008, vi sarà poi l’adeguamento al 100% dell’inflazione (perequazione automatica) per le pensioni sino ad importi pari a 5 volte il trattamento
minimo e al 75% sulla quota di pensione oltre tale cifra. Aumentano inoltre le maggiorazioni sociali su pensioni e assegni sociali per anziani, invalidi civili, ciechi e sordomuti in condizioni economiche disagiate.

Spi, Fnp e Uilp giudicano positivamente l’Accordo del 23 luglio anche per le altre misure pensionistiche contenute, quali il superamento dello “scalone” previsto dalla legge Maroni, il diritto alla pensione anticipato di 3 anni per i lavoratori usuranti, il rinvio al 2010 della revisione dei coefficienti di rivalutazione delle pensioni e la ridefinizione demandata ad un’apposita commissione che dovrà tener conto di diversi parametri, non solo la crescita demografica e l’allungamento della vita media, ma anche le
aspettative di vite legate al tipo di lavoro. Positiva anche la salvaguardia della pensione di vecchiaia a 60 anni per le donne.

In un’ottica di solidarietà intergenerazionale, il SÌ convinto dei pensionati all’Accordo va anche per altri importanti aspetti, fra cui le misure per i giovani (riscatto agevolato della laurea, totalizzazione dei contributi pensionistici per lavoratori precari e discontinui) e per le
donne (sgravi per l’introduzione di orari flessibili e incentivi a part-time lunghi), il miglioramento degli ammortizzatori sociali, l’aumento delle indennità di disoccupazione, le misure a sostegno della competitività e della contrattazione di secondo livello e per la detassazione dei premi di risultato.

I pensionati che non avranno votato in occasione delle assemblee informative (che si concludono il 6 ottobre), potranno recarsi a votare
l’8, 9 e 10 ottobre nei seggi territoriali allestiti presso le sedi sindacali, di circoscrizione e le polisportive. Per informazioni sulle sedi
dei seggi più vicini rivolgersi ai Sindacati. I risultati del referendum, che riguarda tanto i pensionati quanto i lavoratori, verrà reso noto a livello nazionale il 12 ottobre.
















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