Nuovi orari per il carico e lo scarico delle merci per decongestionare il traffico, la riduzione dell’utilizzo di solventi organici nella verniciatura nelle imprese ceramiche, il recupero energetico di forni, essiccatoi e atomizzatori, ma anche la riorganizzazione del trasporto pubblico locale e la riduzione progressiva del carico inquinante autorizzato nel distretto ceramico.
Sono solo alcune delle azioni previste per l’area delle ceramiche dal Piano provinciale per il risanamento dell’aria che sarà illustrato nel corso della Conferenza di agglomerato del distretto ceramico per l’attuazione del Piano, in programma domani, giovedì 20 settembre ale 15, nella sala Biasin (via Rocca 22) a Sassuolo.
Parteciperanno i rappresentanti dei Comuni di Sassuolo, Fiorano, Formigine e Maranello, Arpa, associazioni degli imprenditori e del sindacato, associazioni ambientaliste e dei consumatori, dell’Agenzia per la mobilità .
“Si tratta di un piano strutturale – afferma Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – che affronta tutte le cause principali della scadente qualitĂ dell’aria. Oltre agli interventi di emergenza, infatti, serve un’azione coordinata tra tutti i soggetti che sappia incidere a lungo periodo. Nel corso dell’incontro discuteremo anche le modalitĂ per ottenere i finanziamenti nazionali necessari per realizzare diversi progetti previsti dal Piano, le azioni ritenute prioritarie con relativi tempi e modalitĂ di attuazione”.
Sulla base delle indicazioni della Provincia, infatti, i Comuni presenteranno durante l’incontro una serie di progetti finanziabili come gli interventi di fluidificazione del traffico nell’area della parrocchia di Braida e le circonvallazione a Sassuolo, azioni sulla mobilità rivolte ai dipendenti delle ceramiche previsti dai Comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello e l’attivazione di un servizio di trasporto pubblico locale a chiamata per collegare Formigine alle frazioni.
Il Piano provinciale prevede anche l’avvio di esperienze di bus navetta nelle aree industriali, migliori controlli sulle emissioni delle imprese anche grazie all’introduzione dell’Autorizzazione ambientale integrata a tutte le imprese ceramiche che impone un sistema di monitoraggio più frequente e accurato e l’avvio del monitoraggio delle polveri pm 2,5 ancora più sottili, quindi pericolose delle pm10, le uniche rilevate finora.