Già alcune migliaia di persone hanno visitato da stamattina, dopo i 9.000 delle tre ore di ieri
sera, la camera ardente di Luciano Pavarotti. Molti modenesi, ma anche persone appositamente arrivate da fuori, si sono messi in fila in Piazza Grande per entrare nel Duomo romanico di
Lanfranco, dove in una bara bianca, con un frac simile a quelli con cui è andato in scena mille volte e un papillon bianco, riposa il maestro.
La camera ardente è aperta dalle 6.40 e da subito la fila ha cominciato a formarsi davanti al Duomo, poi è cresciuta col passare delle ore, tanto da costringere gli operai del Comune ad allungare le transenne inizialmente previste per disciplinare
l’afflusso. In mezzo al lento pellegrinaggio molta gente comune, in mattinata non si sono visti personaggi politici e del mondo dello spettacolo, che dovrebbero comunque partecipare in massa
al funerale previsto per domani alle 15.
La moglie Nicoletta Mantovani e la figlia Alice hanno fatto una breve visita alla salma. Dopo le 12,30 in corso Duomo a Modena è giunta l’auto con a bordo la seconda moglie del tenore e la figlia di tre anni.
Mamma e bimba si sono trattenute in cattedrale per un breve saluto al feretro pochi minuti.
C’erano anche due delle altre tre figlie, Cristina e Giuliana, rimaste per tutta la mattinata in raccoglimento di fronte al feretro del padre, c’era una sorella.
Il lento pellegrinaggio proseguirà oggi fino a mezzanotte, e poi domattina dalle 6 alle 13, per la visita a una camera ardente sobria e rispettosa, dove è assolutamente vietato l’uso di macchine fotografiche e telefonini. A tutti viene consegnata
una foto ricordo del tenore sorridente: l’immagine che la famiglia desidera che i fans si portino nel cuore. Sul lato del pieghevole, su cui sono riportate anche le date di nascita e di morte del tenore, i versi di un canto liturgico: ”E ti rialzerà, ti solleverà su ali d’aquila, ti reggerà sulla brezza dell’alba, ti farà brillare come il sole, così nelle sue mani vivrai”.
La città di Modena è intanto immersa nei preparativi per accogliere la parata che domani renderà l’ultimo saluto a Pavarotti. Imponenti le misure di sicurezza, anche quelle organizzative, per permettere alle testate e alle televisioni
provenienti da moltissimi paesi del mondo di raccontare in tempo reale l’ultimo abbraccio al grande tenore.
A testimoniare la fama planetaria di Big Luciano c’è infatti la babele di lingue che da ieri sera è diventata Piazza Grande.
Dall’estero non ci sono infatti solo i giornalisti, ma anche qualche persona comune, che appena ha saputo della scomparsa di Pavarotti è volata a Modena per rendergli omaggio. Fra questi
anche una donna inglese, commossa dall’amicizia del tenore con Lady Diana. A dieci anni dalla morte della Principessa di Galles, due miti che tornano ad abbracciarsi.


