Perse le mani in uno scoppio: morte improvvisa di un chimico

Sembrava avviato verso la guarigione Adriano Cocchi, tecnico di 39 anni, rimasto gravemente ferito alle mani il primo giugno scorso nell’esplosione in un laboratorio della facoltà di Agraria a Bologna dove lavorava, ma è morto improvvisamente 3 mesi dopo l’incidente.

Sarà una duplice perizia, medico-legale e chimica, a chiarire il perchè della morte improvvisa. Gli esami dovranno stabilire se il tecnico sia morto per cause connesse all’incidente, per effetto di una patologia correlata alle lesioni di cui era rimasto vittima, come, per esempio, un’infezione.
Gli accertamenti sono stati disposti dal pm Massimiliano Serpi, che al momento non esclude nessuna ipotesi.