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Il Sindaco Pattuzzi sulla polemica sollevata dal Ministro Ferrero

“Il binomio legalità – integrazione è quello con cui ogni giorno i Comuni, gli Enti locali, si trovano a portare avanti il loro lavoro: i Comuni non hanno bisogno di paternali estive, ma di finanziamenti, regole certe e che queste regole siano fatte rispettare, regole certe e norme speciali che permettano ai Comuni di agire sia individuando e requisendo aree sia intervenendo su strutture che debbono essere riqualificate permettendo loro di disporre teporaneamente di locali idonei”.


In questo modo il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi interviene sulla “questione integrazione” che, a parere del Ministro Ferrero, gli enti
locali non porterebbero avanti perche’ povera in termini di consensi elettorali.

“Un binomio che, ne sono convinto – prosegue Pattuzzi – è inscindibile: non può esservi vera integrazione se le leggi non vengono rispettate da
tutti i cittadini, vecchi o nuovi che siano; le regole non possono essere rispettate da tutti se, a tutti, non si sia in grado di garantire pari diritti, pari dignità, pari doveri. Spesso, però, bisognerebbe evitare di prendere per oro colato i suggerimenti di chi poi si dimostra essere cattivo consiliere come No Global e filo Marxisti.
Ho infatti molto apprezzato il richiamo del Ministro Ferrero sul farsi carico degli ultimi, del degrado in cui spesso si trovano le periferie delle nostre città – chiarisce il Sindaco – degrado che pesa spesso sui
più deboli. Il degrado, infatti, spesso porta con se soprafazioni, sfruttamenti, forme di malavita più o meno organizzata, governa palazzi, quartieri, strade delle nostre città.
Sassuolo è stato il primo Comune in Italia a prendere di petto la questione: prima di Bologna, prima di Padova.
Con lo sgombero del condominio “San Matteo”, in via S.Pietro 6, abbiamo letteralmente sigillato un alveare di prostitute, spacciatori, clandestini
e scippatori; mettendo in sicurezza una sessantina di famiglie oneste che avevano l’unico torto, se così possiamo chiamarlo, di abitare in quel palazzo. Abbiamo fatto integrazione, integrazione vera: quelle famiglie ora sono state distribuite in appartamenti sparsi un pò ovunque in città; non perdono occasione per ringraziarci perchè i loro figli non hanno più paura ad uscire di casa e i loro vicini, inizialmente timorosi e diffidenti, nemmeno ricordano che quelle famiglie prima abitavano in via
S.Pietro, le hanno accolte e vivono con loro come avrebbero accolto qualsiasi altra famiglia di “vecchi cittadini”.
Ferrero, non ancora Ministro e sicuramente mal informato visto che mai era venuto a Sassuolo, fu tra i primi a condannarci ed a bollare di razzismo
quella che nient’altro era se non Integrazione, con la I maiuscola. Pochi mesi dopo, divenuto Ministro, Ferrero lodò il cosiddetto “muro di Padova” dettato, in condizioni diverse, da necessità comuni a Sassuolo”.
“Tutto questo per ribadire ancora una volta come gli Enti locali, i piccoli e grandi Comuni, vivano di persona il territorio che amministrano – prosegue il Sindaco – come un allenatore è quotidianamente in contatto con i giocatori che compongono la sua squadra. Chi amministra la società non deve gettare malumori nello spogliatoio, ma dare al Mister le risorse necessarie per vincere il campionato.
Il nostro campionato è ancora lungo: a Sassuolo ci sono molti altri ghetti da superare, Sassuolo come gli altri Comuni, ha bisogno di risorse economiche, di leggi adatte, di appoggio da parte dello Stato, di norme speciali; non di sterili polemiche estive.
Ha bisogno di certezze, di regole certe e pene giuste ma severe e che lo Stato faccia rispettare. I Comuni rappresentano quanto di più vicino ai
cittadini ci sia, in termini di Istituzioni, così i Comuni e i cittadini hanno bisogno di sapere che lo Stato c’è ed è vicino, è in grado di punire chi commette delitti. La sicurezza è il bene primario per la società di oggi e senza sicurezza non potrà mai esservi integrazione: come può accogliere, una comunità, uno spacciatore che ha visto arrestare la mattina e ritornare nel pomeriggio, grazie ad un Giudice che interpreta a modo suo la legge, sul “posto di lavoro”?
Se il Ministro Ferrero – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – vorrà farci l’onore di accettare il nostro invito, saremmo lieti di riceverlo a Sassuolo per mostrargli di persona, senza cattivi suggeritori di mezzo, cosa significa fare integrazione senza dimenticare i diritti sacrosanti di chi integrazione la farebbe con piacere se non avesse paura ad uscire di casa”.
















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