Brutta pagina per Sassuolo sul come si gestisce l¹offerta culturale alla città. Proporre cultura è una responsabilità che ha anche risvolti morali oltre che sociali e civili e l¹amministrazione , sotto il manto della costernazione e dietro lo scudo della fretta non può pretende di distruggere impunemente la continuità che la città ha sempre apprezzato.
Roberto Costi, che da 40 anni, ha gestito, con grande professionalità e riconosciuto successo, il Teatro Carani, facendone un palcoscenico prestigioso ed un vanto per la città, é stato escluso dalla gara per presunti vizi procedurali. La vittoria viene consegnata a mani basse all¹associazione temporanea di imprese la Bottega dell¹Arte e teatro Michelangelo che, beffa delle beffe, costerà all¹amministrazione ben 30000 euro di più. Un blitz estivo che vede la gestione del teatro affidata ad una gara di appalto indetta il 3 agosto e con scadenza il 9 agosto sabato e domenica compresi, sfociare in una sorta di assegnazione diretta. Un bando balneare sulla cui regolarità amministrativa ci riserviamo di fare i dovuti accertamenti per verificare se sussistano gli estremi per impugnarlo.
Qui si stende il tappeto rosso al nuovo, sul cui spessore professionale nulla da eccepire , ma lo si fa in un modo che lascia la bocca amara a tutti, vincitori e vinti. Ribadiamo che come amministratori pubblici siamo garanti della libertà di espressione artistica e mai censori ma altrettanto consapevoli della grande responsabilità morale che è il fare cultura. Siamo convinti che differire la stagione di qualche settimana per lanciare un bando di concorso con una tempistica adeguata e affidare poi ad una commissione di garanti il vaglio sulla qualità della proposta culturale sarebbe stata una scelta premiante per la città e per la Giunta. Invece i metodi dirigisti di questa sinistra hanno come sempre guidato l¹azione politica dell¹amministrazione con il risultato che nemmeno si sa chi tra i due contendenti, abbia presentato la miglior proposta in termini di qualità di programma.


