venerdì, 3 Maggio 2024
13 C
Comune di Sassuolo
HomeAppennino ModeneseAlberto Bevilacqua si aggiudica il 'Premio letterario Frignano'





Alberto Bevilacqua si aggiudica il ‘Premio letterario Frignano’

È lo scrittore Alberto Bevilacqua, con il romanzo “Lui che ti tradiva”, pubblicato per i tipi della Mondadori, il vincitore della dodicesima edizione del “Premio letterario Frignano”, che ha segnalato come opera prima il romanzo di Brunella Schisa “La donna in nero”, edito da Garzanti. I premi – 5.000 euro al vincitore e 1.500 all’autore del libro segnalato – saranno consegnati sabato 25 agosto nel corso di una cerimonia a Pievepelago.

La più prestigiosa manifestazione letteraria dell’Appennino modenese, nata nel 1959 e che ha visto fra i fondatori il critico Carlo Bo, è organizzata dal Comune di Pievepelago, dall’Accademia dello Scoltenna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, con il patrocinio della Provincia di Modena. Nel 2005 il Premio ha ottenuto il prestigioso riconoscimento del Presidente della Repubblica, la Medaglia per la Cultura.

La partecipazione al Premio era riservata a opere narrative di autori italiani viventi edite tra il maggio 2006 e il maggio 2007, che potevano essere presentate dagli autori stessi, da editori o proposte dalla giuria, di cui Arrigo Levi è presidente onorario. Gli altri componenti sono Franca Baldelli, Roberto Barbolini, Alberto Bertoni, Michelina Borsari, Stefano Calabrese e Giuseppe Pederiali.

“Quest’anno abbiamo ricevuto una quarantina di opere – spiega Michelina Borsari, coordinatrice della giuria – la maggior parte delle quali di grande qualità. Le grandi case editrici italiane hanno mandato i titoli migliori e questo è un segno di importante riconoscimento per il “Premio Frignano”.
Editori del calibro di Mondadori, Feltrinelli, Bompiani, Garzanti, Guanda e Marsilio non sono voluti mancare all’appuntamento con il Premio giunto alla dodicesima edizione. Oltre al vincitore e alla segnalazione come miglior opera prima sono risultati molto interessanti il romanzo di Silvana Spina “Uno sbirro femmina” (Mondadori), quello di Iaia Caputo “Dimmi ancora una parola” (Guanda) e “Maggio splendeva” (Feltrinelli) di Marco Archetti”.
“Nei testi di questa edizione – continua Michelina Borsari – salta agli occhi la prorompenza dell’universo femminile e la voglia di raccontarsi che lo caratterizza: almeno la metà dei testi sono scritti da donne e anche quelli di autori maschili hanno come protagoniste le donne, con storie di figlie che parlano alle madri o con tentativi di ricostruire percorsi di vita attraverso la memoria. L’intento sembra essere quello di istituire delle grammatiche, dei linguaggi base per le emozioni femminili. Alberto Bevilacqua è da sempre il maestro di questa tonalità: è l’autore che interpreta al meglio le caratteristiche di una certa letteratura delle emozioni. Quello che gli viene tributato, quindi, è sicuramente un premio per l’opera, ma è anche un riconoscimento come autore. “Lui che ti tradiva” ha i tratti di una grande pedagogia delle emozioni, è un testo che insegna la grammatica dei sentimenti: Bevilacqua è bravissimo nel cogliere elementi particolari dell’universo femminile che sfuggono agli altri. Il libro è anche un grande momento di verità: il filo della narrazione è la confessione che lo scrittore fa alla madre”.
“L’opera prima segnalata – conclude Michelina Borsari – è quella di Brunella Schisa; è un romanzo che nasce da una grande passione dell’autrice per l’Ottocento francese, dalla profonda conoscenza di un’epoca. La narrazione, a un primo livello di lettura, è quella dell’amore tra due pittori impressionisti, Edouard Manet e Berthe Morisot: lui già affermato, lei che cerca di emanciparsi in un mondo riservato agli uomini. Una vicenda di amour et passion molto coinvolgente e molto sensuale, in cui l’autrice è abile a sostenere la narrazione anche nei momenti più intensi e difficili. Ma il romanzo ha anche un carattere sinestetico, dove la pittura parla dell’amore e la scrittura parla della pittura. Ed è infine anche un ottimo ritratto di un’epoca e di un ambiente, sul cui sfondo si muovono personaggi emblematici come Degas e Renoir e altri artisti di questo calibro, di cui la Schisa è abile a raccontare piccoli segreti”.
















Ultime notizie