Mercoledì mattina agenti del Posto Integrato di Polizia si sono presentati al numero 23 di viale Storchi hanno posto sotto sequestro preventivo l’attività artigianale di riparazione di cicli e ciclomotori condotta da N.M. cittadino marocchino di 44 anni, già noto alle forze dell’ordine.
L’attività è stata sequestrata a seguito delle numerose denunce per ricettazione di veicoli oggetto di furto collezionate dal titolare negli ultimi mesi: sei relative a biciclette, ciclomotori e targhe. Già dai primi giorni del mese di luglio, a seguito delle prime denunce a carico del conduttore, era stata effettuata una perquisizione nei locali della ditta. In quella occasione furono recuperati alcuni ciclomotori e documenti di circolazione oggetto di furto.
Da qui la decisione della magistratura, dietro richiesta del comando della Polizia Municipale di Modena, di sequestrare l’attività artigianale per interrompere l’attività criminosa. Mercoledì mattina all’arrivo degli agenti della Polizia municipale e della Polizia di Stato nei locali c’erano una trentina di biciclette, una quindicina di ciclomotori, oltre a numerosissimi pezzi di ricambio, per i quali sono in corso accertamenti. Dai primi accertamenti eseguiti è inoltre emerso che l’attività artigianale è totalmente sconosciuta agli uffici comunali.
Il riparatore di “velocipedi” era presente in Viale Storchi da oltre 40 anni, ma dal 2002 il vecchio titolare aveva di fatto cessato l’attività a causa di una grave malattia. Dal gennaio di quell’anno la ditta era condotta dal N.M., senza che quest’ultimo avesse dato alcuna comunicazione agli uffici comunali competenti. Per tali ragioni sono state elevate varie sanzioni amministrative per quanto riguarda la conduzione dell’attività. L’uomo è stato inoltre sanzionato per aver posizionato biciclette e motorini sul suolo pubblico senza rispettare il Codice della strada.
