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Modena: ancora un’aggressione ad un dipendente Atcm

Nella giornata di ieri, martedì 24 luglio, si è verificato l’ennesimo episodio di aggressione ai danni del personale Atcm addetto al servizio di controllo antiabusivismo a bordo dei mezzi pubblici.


L’azione di controllo era prevista sulle linee 7 e 19, ma in zona Policlinico alle ore 17 i verificatori si sono trovati a dover fronteggiare un intero gruppo di donne straniere, alcune con bambini piccoli, che rifiutavano di regolarizzarsi e di farsi identificare. Il pesante conflitto verbale venuto a crearsi ha reso necessario l’intervento della polizia municipale. Il gruppo è stato quindi trasferito nel posto di polizia dell’autostazione, dove le signore hanno continuato nell’intento di non farsi riconoscere, nonostante gli sforzi congiunti degli agenti di PM e dell’ulteriore personale Atcm intervenuto. All’interno del posto di polizia uno dei verificatori è stato preso di mira da una delle signore con pesanti offese personali e minacce, e poi, non reagendo, è stato spintonato. Cadendo ha battuto il capo e gli accertamenti sanitari eseguiti hanno evidenziato lievi danni fisici ed un leggero stato di shock.

“Ancora una volta l’Atcm si trova a fronteggiare quella che ormai è da considerarsi una vera e propria emergenza sociale” è il commento del direttore generale di Atcm Spa, dott. Claudio Cerioli. “Non si può non rilevare, infatti, che tali episodi sono in preoccupante aumento da qualche mese a questa parte, ovvero proprio da quando l’azienda ha intensificato l’attività di repressione dell’abusivismo sui mezzi pubblici.
A nome dell’azienda ringrazio la Polizia Municipale per l’aiuto e il supporto che ci ha fornito ed esprimo la più completa solidarietà ai dipendenti aggrediti durante lo svolgimento di un normale servizio di controllo, ma è evidente che non si potrà continuare a lungo in queste condizioni. L’incolumità fisica e psicologica dei lavoratori – persone preparate ed capaci – non può essere messa a repentaglio quotidianamente da individui irrispettosi delle leggi e del senso civico. La cosa che più mi addolora in questo particolare episodio di ieri, accaduto in ore di punta e su una delle linee più frequentate, è la sensazione di indifferenza, di isolamento, di poca solidarietà percepita dai nostri dipendenti fra gli altri utenti a bordo del mezzo, nel momento in cui svolgevano il proprio lavoro. Io credo che questo sia dovuto ad un generale senso di insicurezza e di paura che i cittadini stessi possono percepire trovandosi davanti ed episodi di aggressione verbale di tale portata. Ma proprio per questo chiedo alle coscienze dei modenesi di capire in quale stato psicologico può trovarsi chi deve intervenire o, come spesso accade, lo stesso conducente che da solo, mentre guida, si trova esposto ad episodi di più diversa natura e varia intolleranza. Mi auguro, quindi, che venga ulteriormente accresciuta la già intensa collaborazione con le forze dell’ordine e con tutti i soggetti pubblici che – secondo le proprie competenze e responsabilità – sono impegnati per contrastare il fenomeno dell’abusivismo e per accrescere la cultura della legalità e della civile convivenza”.
















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