“Tartassato. E’ l’automobilista made in Italy che garantisce allo stato italiano circa il 20% del gettito globale -accenna l’ing. Angelo Orlandi – Nel 2006 il prelievo fiscale gravante sui possessori di auto è stato nell’ordine dei 67 – 67,4 miliardi di Euro (dati Anfia). La contropartita? Nessun ritorno effettivo, utile per migliorare lo stile di vita.”
Ma i dati che fanno “impressione” non si fermano qui.
“ L’incidenza del comparto auto sul nostro Pil (4,6%) supera quello delle altre nazioni europee (dal 3%, della Spagna, al 3,7%, dell’Inghilterra). – continua il presidente dell’Automobile Club Modena- Quasi la metà di queste entrate, è prelevata con le tasse che gravano sul consumo dei carburanti, i cui prezzi sono solo in escalation continua. Gli altri dati di rilievo sono i: 15 miliardi provengono dall’Iva, per acquisti e manutenzione, e i quasi 6 ml dalla tassa di possesso.”
“Come vede il futuro?”
“ Una strada tutta in salita. –risponde con una punta di amarezza- Questo è il comparto in cui in cui forse l’evasione fiscale è ridotta ai minimi termini. L’uso quotidiano dell’auto è quasi indispensabile per coniugare meglio lavoro e tempo libero. ”
“L’utente italiano però ci mette del suo, con un’ alta percentuale di incidenti?”
“Sacrosanta verità. Una piaga economica che ha dei risvolti economici, spesso superiori a quelli che compongono una finanziaria. –conclude Orlandi- Noi non ci stancheremo mai di combattere questa battaglia per la sicurezza stradale, che deve nascere dall’educazione stradale, sin dall’infanzia, per ottenere un efficiente utilizzo dell’auto con una guida responsabile, consona alle condizioni del traffico. Spesso mi sembra che le nostre parole si perdano nel vento. Ogni mattina, aprendo i giornali, le stesse mi ritornano come un eco. Il bollettino di morti e feriti (pari a quello di una guerra, non dichiarata, della quale nessuno vuole seriamente dichiarare l’ armistizio) è purtroppo quotidiano e non solo quello dei “fine settimana”.
