“La sicurezza entra a pieno titolo nelle politiche di welfare e come tale deve essere intesa da tutti”. L’impegno del sindaco di Modena Giorgio Pighi che così ha commentato ieri la firma del “Patto sulla sicurezza” con il Ministero degli Interni, è forte ed inequivocabile, ed è per questo motivo apprezzabile perché elimina qualunque dubbio sull’importanza della sicurezza per misurare la qualità della vita.
Confesercenti Modena, da sempre attenta alle esigenze e alle richieste dei commercianti e degli operatori economici che in prima persona toccano con mano i problemi legati alla criminalità e al crescente senso di insicurezza in città, coglie l’occasione per tornare su un tema a lei particolarmente caro e che non a caso trova un richiamo esplicito nel documento sottoscritto ieri dal prefetto Giuseppe Ferorelli, dal sindaco Pighi e dal viceministro dell’Interno Marco Minniti.
In tal senso, come già per altro fatto in precedenti occasioni, Confesercenti sottolinea come l’arrivo di nuovi agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza (come annunciato ieri dal viceministro Minniti) sia sicuramente un fatto positivo, ma debba essere integrato con attività di intelligence e di coordinamento fra tutti i soggetti impegnati sul territorio. Infatti, essendo quello della sicurezza un tema sempre più legato alla qualità del tessuto socio-economico e della qualità urbana, non ci può essere solo un’attività di repressione (grazie anche all’incremento del personale), ma è fondamentale unire a questa anche una serie di azioni dirette a migliorare la qualità del tessuto urbano. E’ evidente, come è dimostrato oggi in alcune zone e quartieri di Modena, che là dove il degrado trova spazio crescono molto di più gli episodi di criminalità, col rischio tra l’altro di arrivare a costituire ‘zone franche’ nelle quali è concesso per esempio spacciare sostanze stupefacenti o favorire la prostituzione.
E’ un segnale positivo quello arrivato ieri con la firma del “Patto per Modena sicura”. Certamente è un punto importante da cui partire. Al tempo stesso Confesercenti sollecita nuovamente a non abbassare la guardia. Soltanto se da parte di tutti i soggetti interessati – dalle forze dell’ordine, alle amministrazioni, fino alle associazioni di categoria e ai comitati dei cittadini – c’è un’assunzione di responsabilità, si può affrontare il problema della sicurezza in modo integrato.
