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Firmato patto per Sassuolo sicura

Alla presenza del Viceministro Marco Minniti, firmato a Modena dal sindaco Pattuzzi e dal Prefetto Ferorelli il “Patto per Sassuolo sicura”.
Il Patto fissa per Comune e Prefettura azioni coordinate ed altre, specifiche per le proprie competenze, tese a compiere “ogni sforzo di condivisione e convergenza verso politiche, azioni ed iniziative finalizzate a forme di risposte” negli ambiti riconosciuti come critici: ordine pubblico e tutela della legalità, integrazione sociale, pianificazione urbanistica.


“Ognuno di questi temi, ma in particolar modo quello della sicurezza, della legalità, del rispetto delle regole, – ha dichiarato Graziano Pattuzzi – per essere affrontato in modo “strutturale”, dalle piccole alle grandi città, ha bisogno che il dialogo e la cooperazione forte tra governo e amministratori sia una scelta non episodica ma strategica, non legata a scadenze elettorali ma quotidiana. La presenza del Viceministro Minniti qui oggi a Modena è un segnale che vogliamo leggere come incoraggiamento e continuare nel nostro impegno ma anche, e soprattutto, come incoraggiamento a continuare con il Governo al nostro fianco.”



Il Patto assume infatti quale premessa la valutazione sulla realtà sassolese e, in particolare, sul quartiere Braida dove “si registra un’alta percentuale di immigrati da Paesi esterni alla Comunità europea”.

“La scarsa disponibilità economica degli immigrati – si legge nel Patto – ha portato alla loro maggiore concentrazione laddove il mercato offre alloggi a più scarso valore economico, in particolare modo nel quartiere Braida, delineando una situazione nella quale il disagio abitativo rappresenta una delle cause scatenanti del degrado urbano”.
Accanto ad emergenze dettate dal degrado urbano, si aggiungono “quelle legate all’aumento di fenomeni criminali riconducibili, principalmente, allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla presenza di cittadini extracomunitari clandestini”.



“Per superare l’emergenza dettata da tali fenomeni e per prevenire il loro aggravarsi ed estendersi – continua il Patto – è necessario perseguire obiettivi legati alla tutela della legalità, all’integrazione sociale, alla qualificazione e riqualificazione del tessuto urbano e sociale”.



Mentre la Prefettura si impegna a convocare, a cadenze periodiche, il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica anche su richiesta del Comune stesso, a determinare indirizzi per forme di presidio del territorio e a fornire all’Amministrazione comunale i dati della delittuosità e quelli relativi all’attività di contrasto alla criminalità delle diverse strutture di polizia nel territorio, il Comune si impegna a proseguire e sviluppare le iniziative di monitoraggio e controllo, di prevenzione sociale e di riqualificazione urbana, a intensificare il rapporto di collaborazione fra il Corpo intercomunale di Polizia Municipale e le Forze dell’Ordine e ad incrementare il sistema di videosorveglianza esistente, in connessione con le centrali operative di Carabinieri e Polizia di Stato.



Tra gli impegni che con il Patto Comune e Prefettura assumono reciprocamente, oltre all’ulteriore sviluppo di iniziative già avviate congiuntamente (scambio reciproco dei dati tra i sistemi informativi), alcuni di particolare significato per Sassuolo: il controllo sulle autorizzazioni agli esercizi pubblici e commerciali e sulla regolarità dei contratti di affitto relativi a persone straniere.



“Un tema, quest’ultimo, sul quale è necessario la massima collaborazione tra forze dell’ordine. All’origine di molte situazioni di disagio abitativo e sociale – commenta Pattuzzi – troviamo condizioni di mancato rispetto della legalità, è non di rado sono i cittadini italiani ad esserne responsabili. Potere agire con ogni strumento possibile per colpire l’irregolarità dei contratti di affitto è essenziale per colpire alla radice uno dei problemi più urgenti che la città deve affrontare.”
















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