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‘Armonie’: ballli e danze per organo solista a Renno di Pavullo

Sono balli e danze del Seicento il programma del concerto per organo solista in programma questa sera nella chiesa di San Giovanni Battista a Renno nell’ambito di “Armonie tra musica e architettura”. Il concerto inizia alle 21, l’ingresso è libero.


“Armonie”, rassegna di concerti nelle chiese del territorio modenese, è promossa dalla Provincia di Modena e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena con la direzione artistica dell’associazione “Amici dell’organo Johann Sebastian Bach”.

L’organista Fabiana Ciampi eseguirà un repertorio che si apre con il “Ballo del granduca” dell’olandese Sweelinck per proseguire con le “Partite sopra il ballo di Mantova” di Giovan Battista Ferrini, il “Capriccio sopra Ruggero” di Girolamo Frescobaldi e il “Ballo della battaglia” di Bernardo Storiace. In programma anche due compositori inglesi, l’elisabettiano William Byrd e John Stanley che visse nel Settecento. La conclusione del concerto sarà affidata a due brani di Dietrich Buxtehude.

Fabiana Ciampi, organista, pianista e cembalista, si è perfezionata alla Royal Academy of music e al Royal college of music di Londra. Si dedica con passione all’attività concertistica, in particolare al recupero di strumenti antichi, e è invitata a suonare in diverse rassegne in Italia e all’estero.

La pieve di Renno, citata fin dall’890, era in epoca medievale la più autorevole dell’Appennino modenese con giurisdizione su oltre trenta chiese. Le suggestioni dell’epoca si avvertono nella rustica struttura romanica, databile al XII secolo, caratterizzata dall’ampia facciata a capanna che si erge sul sagrato erboso. Nel maestoso interno a tre navate trovano posto una cappella intitolata all’Annunciazione di Maria, costruita a cavallo del 1500 dal conte Cesare I dei Montecuccoli, signori del Frignano, casata a cui la storia della pieve è stata legata per secoli.
L’organo è opera di Luigi Boselli che lo ricostruì alla fine dell’Ottocento con il materiale dell’originale organo settecentesco di Antonio Morelli. E’ stato restaurato nel 2006 dall’organaro Paolo Tollari.
















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