Aumenta in Emilia Romagna la produzione di rifiuti urbani: 2.891.000 tonnellate nel 2006, pari a +2,5%. Complessivamente, il valore di produzione di rifiuti nel 2006 ha raggiunto i 673 kg per abitante, nel 2005 la media italiana era 539 kg/ab.
Aumenta del 2% anche la raccolta differenziata, pari a 36,31%.
In regione ai sistemi di raccolta differenziata tradizionali si stanno affiancando quelli ‘integrati’, basati sull’attivazione contemporanea di diverse modalità, come le raccolte porta a porta o le stazioni ecologiche attrezzate: di queste ne esistono sono 344.
I dati sono stati diffusi dall’Arpa regionale in occasione del seminario ‘Per una gestione sostenibile dei rifiuti’, organizzato con la Regione.
La restante parte dei rifiuti urbani (1.840.000 tonnellate) è stata smaltita grazie ad un articolato sistema di impianti, costituito da 29 discariche controllate, nove inceneritori – di cui 8 attualmente attivi, tutti con recupero energetico -, 20 impianti di compostaggio, 5 impianti di biostabilizzazione e un impianto di produzione di combustibile da rifiuti (Cdr).
Tradotte in percentuali, rispetto al totale prodotto, le quote di rifiuti urbani indifferenziati destinate agli impianti sono: discarica 37%; incenerimento con termovalorizzazione 20%; biostabilizzazione 5%; produzione Cdr 1%. Il sistema soddisfa le esigenze del territorio, che è quindi autonomo.