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Lettera aperta Comitato Quartiere Braida a Consiglio comunale

Dal momento che noi a Braida viviamo e lavoriamo quotidianamente e, proprio per questo motivo, riteniamo di aver ben chiara la situazione di criticità in cui versa il quartiere, ci sembra purtroppo evidente, considerate anche le recenti contraddittorie dichiarazioni, che la stessa cosa non possa essere detta dei nostri Amministratori (nonostante i vari convegni, gli esperti e i sondaggi).


Siamo consapevoli che la coerenza non appartiene a questo mondo e che, soprattutto, non è uno dei requisiti fondamentali per poter diventare un “politico professionista” tuttavia, le dichiarazioni che si sono susseguite negli ultimi tempi, hanno delineato una situazione decisamente preoccupante e non soltanto per i gravissimi episodi che continuano ad interessare il nostro quartiere e la città tutta, ma fondamentalmente per l’incoerenza con cui spesso questi vengono liquidati.


Senza voler alimentare inutili e sterili polemiche, vorremmo tuttavia invitare il Sindaco, i membri della Giunta e i Consiglieri Comunali tutti a rileggersi le dichiarazioni da loro stessi rilasciate negli ultimi mesi: un giorno le cose sono in sensibile miglioramento mentre il giorno dopo siamo di nuovo ripiombati nel baratro.
Questo purtroppo accade ciclicamente a seconda dell’iniziativa che si vuole promuovere o dell’episodio a cui si deve sommariamente dare una risposta; è inutile dire che questo tipo di atteggiamenti non portano a nulla se non al mantenimento dello status quo.
Lo scorso inverno, per mesi interi abbiamo sentito il Sindaco, l’ Assessore o l’ Esperto di turno illustrare quali e quanti meravigliosi interventi di riqualificazione urbana avrebbero contribuito a migliorare la vivibilità del tanto famigerato quartiere Braida: percorsi pedonali, ciclabili, rotatorie, piazze, spazi per gli abitanti del quartiere e tanto altro ancora; gli interventi, in base a quanto dichiarato, avrebbero dovuto aver inizio in primavera e proseguire poi per tutta l’estate.
La primavera è finita, l’estate avanza inesorabilmente ma degli interventi promessi, se escludiamo 8 lampioni e l’asfaltatura di un piazzale che oltretutto è stata pagata dai proprietari degli immobili adiacenti, nemmeno l’ombra.
Gli unici lavori che procedono a ritmo serrato sono quelli che consentiranno a breve l’apertura di un “Centro di animazione territoriale” all’interno dello stabile di via Circonvallazione 187/189 (stabile ben noto per diversi episodi legati allo spaccio di droga e alla criminalità nonché per la persistente presenza di clandestini e di un ormai universalmente riconosciuto mercato abusivo).
A prescindere dall’opinabile (e non comprovata) possibilità che questo centro ricreativo per stranieri possa effettivamente portare un contributo sostanziale al contrasto della criminalità che in quel luogo continua a spadroneggiare, a prescindere dai costi che questa operazione comporta (e comporterà per il futuro dal momento che dovrà comunque essere sostenuta economicamente), e sempre senza voler alimentare inutili polemiche, appare comunque chiaro che gli interventi richiesti da chi quotidianamente vive questa parte della città sono decisamente altri e di ben diverso tenore.


E’ arrivato il momento di mettere in soffitta i proclami, le posizioni puramente ideologiche e di intraprendere una strada nuova, meno teorica e più pratica; quella vecchia, pare evidente, non ha portato risultati significativi e non ha, nella sostanza dei fatti, modificato lo stato delle cose.
E’ arrivato probabilmente il momento che la “politica” faccia un passo indietro e lasci spazio alla “logica”; tutto questo per un motivo semplicissimo: gli abitanti di Sassuolo e, soprattutto, gli abitanti di Braida, non meritano nulla di meno.


COMITATO QUARTIERE DI BRAIDA

















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