Iniziano domani i lavori di ristrutturazione urbanistica di porta Santo Stefano e dei marciapiedi che percorrono la via Emilia all’Angelo dalla porta al ponte sul Crostoso. Il progetto, che si inserisce nel più ampio contesto della riqualificazione della via Emilia da piazza Gioberti alla prima periferia, prevede anche la realizzazione di una rotatoria in piazza Duca d’Aosta, per snellire il traffico dell’Onda verde e dell’Onda rossa di circonvallazione. Si ridisegna così uno dei principali accessi alla città storica.
I lavori dureranno 210 giorni e non comporteranno interruzioni della viabilità (tecnicamente: nessuna manovra inibita rispetto alla normalità). L’investimento, sostenuto dal Comune di Reggio anche con contributi regionali, è di un milione e 120mila euro; le opere sono pianificate e progettate dagli assessorati Lavori pubblici e Città storica.
Il piano può essere schematicamente descritto come l’integrazione dei tre interventi distinti: la realizzazione della rotatoria in piazzale Duca d’Aosta; la riqualificazione urbana dei marciapiedi lungo via Emilia all’Angelo, su entrambi i lati della rotatoria sino al torrente Crostolo; la ristrutturazione urbanistica della piazza di porta Santo Stefano. I primi due punti hanno l’obiettivo di risolvere il tema dell’accessibilità al Centro storico, migliorando le infrastrutture per il trasporto alternativo (ciclopedonale e bus), favorendo la scorrevolezza dei veicoli sulla circonvallazione e perfezionando arredo urbano e illuminazione. Il terzo punto modifica e riqualifica, accentuandone l’identità, la piazza di porta Santo Stefano, evidenziandone l’antica vocazione di porta di accesso al centro e apertura all’esterno.
Nel complesso, si vuole interrompere quella “cesura” fisica e simbolica fra centro storico e prima periferia, recuperando e attuando una continuità del tessuto urbano, dalla città storica verso la periferia. Dunque, non solo viabilità e transito, ma anche storia, accesso, identità dei luoghi coinvolti nell’intervento, estensione dell’effetto città dalla densità del centro alla periferia.
Rotatoria di piazzale Duca d’Aosta e marciapiedi lungo via Emilia all’Angelo
Liberati dalla viabilità pesante, i viali di circonvallazione vengono progressivamente restituiti alla funzione di collegamento tra l’area storica e il resto della città, utilizzati dal mezzo pubblico, da pedoni e ciclisti. Pertanto, il progetto presta attenzione alla continuità dei percorsi ciclopedonali da e per il centro storico, con attraversamenti rialzati e protetti da semafori a chiamata. La rotatoria riordinerà il reticolo delle intersezioni stradali e determinerà una diminuzione della velocità dei mezzi in transito, avrà un diametro di 45 metri, con assetto a “quattro rami”, anello interno del diametro di 9 metri, isola centrale sistemata a verde. Per l’Onda verde verranno mantenute due corsie per senso di marcia, sia in ingresso sia in uscita dalla rotatoria. Lungo l’asse della via Emilia all’Angelo verranno realizzate alcune fasce trasversali poste alla quota del marciapiede, caratterizzate da pavimentazione in cubetti di porfido, anticipo del materiale utilizzato per la piazza Duca d’Aosta, che fungono da dispositivi per la riduzione della velocità del traffico veicolare sulla carreggiata stradale e da piccoli ambiti pubblici attrezzati che localizzano momenti di sosta, fermate dell’autobus, attraversamenti pedonali, attrezzature di servizio. Sarà contestualmente migliorata, anche con nuovi punti luce, l’illuminazione dell’area; si interverrà pure sulla rete di smaltimento delle acque.
Un parco-piazza a porta Santo Stefano
L’area di piazza della porta Santo Stefano sarà un parco-piazza, spazio di ingresso, ma anche di accoglienza, di sosta. All’ingresso da ovest, saranno realizzati due parterre verdi a piano inclinato, in sintonia con le altre aree verdi: sottolineeranno l’accesso al centro per chi proviene da ovest.
Il progetto prevede una pavimentazione in cubetti di porfido rialzata, interamente posta alla quota dei marciapiedi per aumentare la fruibilità dei pedoni. Su una superficie omogenea si muoveranno i flussi di traffico, privilegiando la direzioni est-ovest, mentre le aree prettamente pedonali saranno rese sicure da elementi dissuasori e illuminazione. “La dinamicità propria di questo luogo si legge nella scomposizione in fasce trasversali della pavimentazione e nella differente tessitura delle pietra. Così – si legge nella relazione del progetto – le aree pavimentate “scivolano” incuneandosi nel parco adiacente coinvolgendolo nella percezione complessiva e dilatata del luogo. Dialogando con la preesistente vegetazione, in particolare con il maestoso bagolaro da un lato e con un grande gruppo di tigli dall’altro, vengono create zone di sosta all’interno del parco, in ghiaietto sciolto, attrezzate con sedute e aree gioco bimbi. Gli elementi di arredo – come sedute con schienale, panche, cestini per rifiuti – sono realizzati in cemento facciavista con colorazione naturale che richiama la tonalità del laterizio ed impreziositi con inserti di elementi metallici”.
Sarà privilegiato un sistema di illuminazione flessibile e programmabile con effetti scenografici di natura illuminotecnica, forme di risparmio energetico e apparati tecnici per la riduzione dell’inquinamento luminoso. Si introdurranno corpi illuminanti ad hoc suddivisi in due categorie: i primi apparecchi alti 8 metri consentiranno l’illuminazione generale dell’area ed esteticamente saranno poco impattanti; i secondi, alti un metro, rientreranno più direttamente nell’arredo urbano e illumineranno settori specifici. Per l’illuminazione delle aree verdi verranno mantenuti i corpi illuminanti attuali e dove necessario maggiorati.
Periodico quotidiano Sassuolo2000.it
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