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Registro tumori: buone notizie dai dati modenesi

Notizie positive dai dati elaborati dal Registro Tumori, riguardo all’andamento nel tempo delle neoplasie e alla sopravvivenza: l’analisi del trend nel tempo mostra infatti un rallentamento nella crescita dei tassi di incidenza, più evidente fra gli uomini. Anche in ordine alla sopravvivenza, il miglioramento è evidente: rispetto al periodo di riferimento (1988-1993), i dati rilevati nel 2005 evidenziano un più 17% a cinque anni dalla diagnosi, e quasi il 20% a dieci anni dalla diagnosi.

La pubblicazione del Registro Tumori analizza nel dettaglio la situazione: nel corso del 2005, in provincia di Modena, sono stati diagnosticati 4.272 nuovi casi di tumore (esclu-dendo gli 889 casi di carcinoma cutaneo e i 57 casi di sindrome mielodisplastica e malattia mieloproliferativa di recente definizione), 2342 casi (pari al 55% del totale) tra gli uomini e 1930 (45%) tra le donne. Nel 75% dei casi, i pazienti affetti da tumore avevano più di 60 an-ni, mentre in circa il 18% dei casi i pazienti erano di età compresa tra 45 e 60 anni.
Rimane invece limitato il numero dei tumori infantili (pari a circa lo 0.2% di tutti i tu-mori). I tassi di incidenza (standard Italia 2001) sono risultati pari a 743 casi su 100.000 abi-tanti tra gli uomini e a 493 casi su 100.000 tra le donne. Le neoplasie più frequenti fra i ma-schi sono state quelle della prostata (pari al 26% del totale), del polmone (15%) e del colon (10%). I tumori più comuni nel sesso femminile sono risultati invece quelli della mammella (pari al 29% del totale), del colon (11%) e della tiroide (6%).
Dai dati del volume del Registro Tumori si stima che ogni cittadino modenese abbia un rischio di ammalarsi di tumore, entro i 74 anni, pari al 35% per gli uomini, e al 26% per le donne.

Andamenti temporali
L’analisi del trend rispetto al tempo mostra per entrambi i sessi un rallentamento nella crescita dei tassi di incidenza, più evidente e significativo nel sesso maschile. Tali andamenti sono tuttavia fortemente condizionati dal peso dei tumori prostatici tra gli uomini e dei tumori mammari tra le donne. Occorre inoltre tenere in considerazione l’effetto rilevante di nuove pratiche diagnostiche sulla incidenza di alcune forme tumorali, come i tumori della tiroide e gli stessi tumori della prostata, che meriterebbero una trattazione separata in quanto non ri-flettono un reale aumento del rischio tumorale. Basti pensare che il trend dei tassi di inciden-za maschili al netto dei tumori prostatici risulta in lieve diminuzione, grazie soprattutto al calo oramai consolidato, e reale, dei tumori polmonari e gastrici.
Per il sesso femminile questo andamento è meno evidente, tuttavia si può osservare una sostanziale, ma non ancora consolidata, stabilità dei tassi nel recente periodo. I tassi di mortalità sono al contrario in calo per la maggior parte delle sedi tumorali, sia per il sesso maschile che per quello femminile (con l’importante eccezione del tumore polmonare, che nelle donne non pare ancora in declino).
Sopravvivenza
Le tendenze evidenziate dall’analisi della mortalità sono confermate anche dall’evidente miglioramento della sopravvivenza relativa per la maggior parte delle neoplasie. Utilizzando le tecniche della sopravvivenza di periodo è possibile infatti stimare un migliora-mento della sopravvivenza rispetto al periodo di riferimento (1988-1993) di circa il 17% a 5 anni dalla diagnosi e di quasi il 20% a 10 anni dalla diagnosi.

I tumori a prognosi migliore sono risultati essere i tumori del testicolo (con una so-pravvivenza relativa a 5 anni dalla diagnosi pari al 97%), della tiroide (96%) e della prostata (95%) negli uomini e i tumori della tiroide (99%), i melanomi cutanei (92%) e i tumori della mammella (90%) nelle donne.
I tumori a peggiore prognosi sono risultati i tumori del pancreas (sopravvivenza relati-va a 5 anni dalla diagnosi pari al 3%), delle vie biliari (6%) e del polmone (10%) negli uomini e i tumori del pancreas (4%) dell’esofago e delle vie biliari (8%) nelle donne.
Prevalenza
La prevalenza è una grandezza che consente di stimare il numero di persone con diagnosi di tumore residenti in un determinato territorio, in questo caso la provincia di Mode-na. La prevalenza comprende quindi sia i soggetti con nuova diagnosi (incidenza) che i sog-getti con diagnosi effettuata negli anni passati e tuttora viventi. Dalla analisi dei dati è possi-bile ottenere informazioni di grande importanza per la pianificazione dei servizi sanitari.
Abbiamo calcolato che nel nostro territorio il numero di pazienti con pregressa
diagnosi di tumore nel corso degli ultimi 15 anni tuttora viventi sia pari a 25.000, ovvero il 3.8% della popolazione modenese, la maggior parte dei quali con diagnosi di tumore alla prostata e di tumore mammario.
















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