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Castelfranco in “Fiesta” al Teatro Dadà

Con la parata-spettacolo di strada “Fiesta” della compagnia Teatro Due Mondi si inaugura domani sera alle ore 21.30 davanti al Teatro Dadà la rassegna “Teatri di Fuori – Fiammiferi”, organizzata dal Comune di Castelfranco Emilia e Drama Teatri con la collaborazione di Ekate Teatro ed Ert: tre spettacoli ad ingresso rigorosamente gratuito in tre luoghi diversi della città, tutti all’aperto, per riscoprirli e viverli diversamente, anche solo per una notte.

“Fiesta”, con il testo e la regia di Alberto Grilli e le scene e i costumi di Maria Donata Papadia, è un coloratissimo e coinvolgente spettacolo che partirà dal Dadà per arrivare al Quartiere “Fiammiferi”, da cui il nome della rassegna.

Sulla via Emilia (che per l’occasione sarà chiusa al traffico), ecco rumore di tamburi, uomini dai volti di cartapesta alti tre metri e oltre, costumi sgargianti, bandiere: i segnali della parata che arriva, così la gente si appresta a camminarle dietro. Poi uno stop: tutti in cerchio, c’è un combattimento tra giganti, o una corsa sfrenata, o un difficile equilibrio da mantenere. Ma già subito si ricomincia…

“Questa parata – sottolinea Alberto Grilli – si inserisce scenograficamente nella recente tradizione italiana per alcuni aspetti (uso dei trampoli, delle percussioni, della musica…), e ne rispetta per così dire, la scansione classica: richiamo, trasferimenti, soste per le scene.

Nasce da un’idea “intorno a” un racconto di Gabriel Garcia Marquéz (L’incredibile e triste storia della candida Erendira e della sua nonna snaturata), e questo spiega la scelta di usare costumi allusivamente sudamericani. Ma se ne è distaccata progressivamente, proprio per quel processo naturale che è una componente del nostro lavoro artistico, e che ha portato nel tempo a privilegiare certi aspetti e ad accantonare scelte fatte in precedenza”.
“Oggi – conclude il regista – questo è uno spettacolo molto agile, dai meccanismi oramai consolidati, parlato in un dialetto maccheronico simile a una sorta di grammelot che lo rende comprensibile a tutti. Un dialetto come linguaggio nostro che ci consente delle complicità e delle fughe nel “modo di dire” che è spesso battuta comica”.

Info: Teatro Dadà 059.927138
















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