Tre studenti reggiani di 15, 16 e 17 anni sono stati denunciati dai carabinieri di Albinea per furto continuato. Smerciavano, infatti, ricariche telefoniche rubate praticando ‘sconti’ fino al 50 per cento. Dovranno invece rispondere di ricettazione gli acquirenti – trentotto – tra i quali 31 studenti, in buona parte minorenni, che frequentano gli istituti superiori reggiani.
E’ il bilancio di un’operazione condotta dai militari con il coordinamento della Procura reggiana e della Procura dei minori di Bologna. Le indagini sono partite a marzo, dopo la denuncia di un paio di furti compiuti in una tabaccheria a Vezzano sul Crostolo.
Sulla base dei codici delle simcard, i carabinieri hanno identificato per primo un diciassettenne che per due volte aveva ricaricato il proprio cellulare con le card rubate, poi sono stati individuati gli altri due minorenni.
I tre, secondo gli accertamenti, avevano avviato una vera e propria attività di smercio soprattutto a compagni di scuola, ma anche a qualche casalinga e ad alcuni operai avvicinati alla stazione dei pullman di Reggio Emilia. I minuziosi controlli compiuti dai carabinieri hanno permesso di risalire poi a tutti gli acquirenti delle simcard rubate (di età fra i 14 e i 52 anni), che sono stati denunciati per ricettazione.
